È un atto vigliacco e di chiaro stampo mafioso quello di cui è stata vittima stamattina Carolina Girasole, ex sindaca di Isola Capo Rizzuto. Ignoti hanno appiccato il fuoco a una palazzina di proprietà della sua famiglia, usata per le vacanze estive, danneggiando gli appartamenti al piano terra e rendendo inagibili gli appartamenti al primo piano.
È l’ennesima minaccia intimidatoria nei confronti dell’impegno della sindaca antimafia, non rieletta alle elezioni di domenica e lunedì scorsi, che per cinque anni ha fatto della giustizia sociale e della legalità le precondizioni con cui ha amministrato un comune sciolto per mafia.
Per anni ha subìto minacce, bombe incendiarie davanti al municipio, la sua auto in fiamme. Ma la sindaca non si è mai tirata indietro, provando a contrastare poteri e famiglie mafiose. Durante la sua amministrazione ha confiscato sette terreni alla mafia, che sono diventati orti, sale musica, ostelli, centri agricoli, ovvero presidi culturali e sociali contro le ‘ndrine.
Dopo la sconfitta alle amministrative nei bar hanno brindato: “Qui la mafia non c’è. La sindaca per cinque anni ha ucciso il turismo a forza di parlare di mafie”. Noi pensiamo che questo atto sia l’ennesima conferma della forza e del controllo del territorio da parte della ‘ndrangheta e faremo di tutto per non lasciare sola Carolina Girasole, a cui siamo vicini e solidali.