Basta ipocrisie. Il Pd, vecchio e nuovo, sta in tv a sostenere che Marino si è dimesso per gli scontrini. E’ del tutto evidente che il problema non è quello, anche perché se si mettessero sotto osservazione – come è stato fatto con Marino – le spese di tutti i sindaci e presidenti di regione del Pd… beh non so davvero quanti rimarrebbero in piedi.
Voglio giustificare un illecito? No. Sto solo dicendo che non è questo il tema.
Purtroppo Marino non ha saputo imprimere una visione sulla città, non è stato capace di entrare in connessione con i romani ed è stato totalmente incapace di fare un gioco di squadra. Comprendo le scelte del mio partito: noi Marino lo abbiamo sostenuto più del Pd, ma la “legalità” da sola non basta e lui purtroppo ha ascoltato sempre troppo poco le forze che a fatica hanno cercato di portare avanti un’idea di città. Il giudizio politico quindi, per quanto mi riguarda è complessivamente negativo.
So bene però che chi l’ha voluto fare cadere non l’ha fatto per questo. E considero inquietante l’accanimento che si è sviluppato nei suoi confronti prima, durante e dopo Mafia Capitale.
Non ho memoria di aggressioni mediatiche così violente e continuative per esempio nei confronti di Gianni Alemanno e sappiamo bene che lui si è spinto ben al di là della Panda rossa e degli scontrini. Fatti che non hanno generato questo moto di indignazione generalizzato.
Questa escalation di attacchi, questo accerchiamento, allora non è solo frutto di valutazioni della politica. E più ascolto e guardo le cose e più cresce in me un senso di profonda inquietudine. Non è normale quello che sta avvenendo in questa città. Dobbiamo fare molta attenzione e sforzarci di capire fino in fondo cosa sta succedendo.