Ho interrogato il governo per sapere dove e come Casa Pound prenda le risorse per l’acquisto dei beni che distribuisce vista la distribuzione pacchi alimentari durante la campagna elettorale per il rinnovo del Municipio. Non è mia intenzione mettere in questione il mutualismo ma la filiera della trasparenza, poiché non è noto dove e come l’estrema destra prenda le risorse per l’acquisto dei beni che distribuisce. La risposta del Ministero dell’Interno è imbarazzante.
La risposta dimostra la mancanza di volontà politica da parte di questo Governo nel fare chiarezza sulle attività di questi gruppi. Il governo infatti risponde che non conosce la provenienza delle risorse impiegate per reperire i generi alimentari distribuiti, e che va bene la risposta data da Casa Pound sull’autofinanziamento. E’ evidente che è troppo onerosa la distribuzione per pensare ad un “autofinanziamento” o ad un meccanismo come quello messo in atto in Grecia da Alba Dorata, e cioè di stare all’uscita dei supermercati e chiedere alle persone di donare qualcosa della loro spesa. Importanti inchieste giornalistiche hanno lanciato un allarme su come la destra estrema si finanzia, in Italia e in Europa. E questo non vale solo per Casa Pound ma anche per diverse organizzazioni di estrema destra. Cosa dobbiamo aspettare per monitorarne le attività e capire i movimenti di denaro? Il Ministero gestito da Minniti ancora una volta si qualifica per quello che è: forte con i deboli e debole con i forti. E a pagarne le conseguenze non sarà solo Ostia ma tutta la città di Roma.
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