Il Pd festeggia in aula l’approvazione della riforma della scuola. Per me questo passaggio parlamentare è il più doloroso che ho dovuto sostenere dall’inizio della legislatura.
La scuola è la principale istituzione che traccia un modello di società: fino ad adesso vantavamo una scuola giusta, sicuramente con alcuni problemi da risolvere, che però metteva tutte e tutti nelle condizioni di avere accesso al sapere indipendentemente dalla classe sociale e dalla collocazione geografica.
Vantavamo una scuola laica e pubblica, in cui la libertà di insegnamento permetteva la possibilità di maturare un pensiero critico. Io ad esempio, figlia di un ferroviere e di una casalinga, nata e cresciuta in un quartiere periferico di Reggio Calabria, ho avuto una formazione di alta qualità, la stessa di coloro che provenivano da famiglie agiate dei migliori quartiere di qualsiasi città del nord.
Per i miei figli, per i miei nipoti avrei voluto esattamente questo.
Oggi invece il Pd realizza il modello aziendalista ed elitario che non era riuscito a costruire il Governo Berlusconi.