Oggi ci riproveranno quelli del Coisp, il sindacato di polizia che in questi anni ha fatto di tutto per infangare la memoria di Carlo Giuliani e di altre vittime innocenti degli abusi di potere. Avevano chiesto la piazza in cui Carlo è stato ucciso per organizzare una manifestazione a difesa dei poliziotti condannati per gli scontri del G8 di Genova del 2001. Hanno ottenuto un diniego dalla questura per motivi di ordine pubblico. Ma vogliono ancora sfidare annunciando una “passeggiata” in piazza da liberi cittadini.
Le loro provocazioni sono diventate insopportabili. Dalla manifestazione contro i familiari Cucchi e Aldrovandi alle proteste contro l’inserimento del reato di tortura nel codice penale. Mi chiedo come il Ministero dell’Interno possa, continuando il suo silenzio, rendersi complice di questi atteggiamenti che alimentano tensioni e odio sociale.