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Discussione generale DL Istruzione

Manca una visione della scuola del presente e di quella del futuro. Ed è facile notare tali assenze da tre indici principali: si fa finta che non esista un divario tra scuole del Nord e scuole del Sud, non si affronta concretamente il tema della dispersione e il diritto allo studio continua ad essere insufficiente.

Per l’ennesima volta ci viene presentato un decreto d’urgenza che risolve alcune questioni emergenziali facendo finta di affrontare in maniera strutturale i problemi. Non è così, e si vede. È necessaria una riforma organica dell’Istruzione, che abbia una visione del futuro, che scelga come reclutare i suoi docenti, che abbia il coraggio di rimettere in discussione tutte le categorie esistenti, che non abbia paura di incrementare i fondi per la ricerca, magari allineandoli agli obiettivi europei.

Prendiamoci cura dei nostri giovani, dei nostri studenti. Che in questi anni si sono sentiti dire bamboccioni, choosy, sfigati e ultimamente inoccupabili. Non è un tema che riguarda solo loro, ma investe tutti noi, le famiglie (vero e proprio welfare in mancanza dello stato), il tema del reddito minimo (che vorremmo fosse garantito), la fuga dei cervelli, la precarietà esistenziale, l’abbandono scolastico.

Approfittiamo di questa discussione per sottolineare un altro tema che il Governo ha goffamente cercato di dimostrare di tenere a cuore: la lotta al femminicidio. Lo abbiamo detto più volte, dalla ratifica della Convenzione di Istanbul all’approvazione del Pacchetto sicurezza: la scuola è centrale nella prevenzione alle violenze di genere.
L’ha detto anche lei Ministro Carrozza eppure l’emendamento e la nostra proposta che vede l’introduzione dell’educazione sentimentale nelle scuole del primo e del secondo ciclo non sono stati condivisi. Un insegnamento che possa promuovere percorsi di formazione tesi a stimolare nei ragazzi e nelle ragazze la capacità di riflettere e ragionare sull’emotività, sull’affettività; fornire strumenti necessari a gestire i conflitti, i fallimenti, i rifiuti; sradicare pregiudizi, stereotipi, in grado di alimentare, giustificare o motivare la discriminazione o la violenza di un genere sull’altro. Educare i giovani in materia di parità e solidarietà tra uomini e donne.

“Siate affamati, siate folli” diceva Steve Jobs. “Siate ribelli” ha pronunciato la ministra Carrozza in visita al liceo Socrate di Roma. Spero che prima di tutto ciò questo Parlamento sia in grado di dire ai giovani: “Siate liberi”. L’esatto opposto della vostra politica perennemente sotto ricatto e a svantaggio delle persone.