Uno dei tre carabinieri sotto inchiesta per la morte Stefano Cucchi è indagato per falsa testimonianza: la sua deposizione in appello è risultata in conflitto con i fatti accertati dai pubblici ministeri. Gli altri due militari, che pare quel giorno operassero in borghese, rischiano l’iscrizione nel registro degli indagati per le botte inflitte a Stefano.
Cucchi è stato picchiato più volte, dall’arresto fino alla detenzione. Lo dice il processo fino a questo punto. Tutti sanno la verità, ma nessuno ha il coraggio di dirla in una aula di tribunale. Noi chiediamo sia riconosciuto il reato di tortura per i pubblici ufficiali responsabili di questo scempio. Sarebbe il primo passo verso un Paese civile.