Il garantismo ad intermittenza, il voto contrario all’arresto di Azzollini e l’ingresso dell’ala destra di Denis Verdini nel Governo sanciscono di fatto la trasformazione voluta da Renzi: da Pd a Partito della nazione.
Stamattina a CoffeeBreak per parlare di cannabis, prostituzione ed educazione sentimentale
A #CoffeeBreak su La7 ho parlato della proposta di legge per legalizzare la #cannabis. Legalizzarla vorrebbe dire sottrarre alle mafie uno dei suoi business principali.
I clan con le sostanze stupefacenti controllano i nostri territori, creando anche consenso sociale e soprattutto un welfare parallelo. Roma, centro del traffico italiano di droghe, ne è un esempio: nelle periferie sono tante le famiglie che accettano di utilizzare le loro case come deposito delle droghe in cambio di soldi e favori.
Non è mai il momento giusto per discutere l’introduzione dell’educazione sentimentale nelle scuole
Non basta dire “siamo contro tutte le discriminazioni”, bisogna attivare gli strumenti di prevenzione, come l’educazione sentimentale a scuola per contrastare violenze, bullismo ed omofobia.
La ministra all’Istruzione Giannini e il sottosegretario Faraone ci avevano assicurato che avremmo discusso al più presto l’introduzione di questo insegnamento, previsto dalla Convenzione di Istanbul. Mentivano. E non è l’unica menzogna che accompagna questa pessima legge sulla scuola. #1oradamore
Ponte di Messina, la mia intervista in onda su Petrolio – Raiuno #Italiaalbivio
Il Governo ha inserito in un allegato del Def un finanziamento di più di un miliardo per la costruzione del Ponte sullo Stretto. Un fatto che abbiamo denunciato la scorsa settimana, senza però ricevere risposte all’altezza da parte dell’Esecutivo: il ministro Lupi ha parlato di “errata lettura” delle tabelle (noi abbiamo dimostrato che i dati forniti sono evidentemente non corrispondenti), il viceministro Nencini ha affermato che ci sarebbero imprenditori stranieri pronti a realizzarlo, il premier Renzi si è chiuso in un assordante silenzio. Reazioni che, se messe insieme, dipingono un quadro a tinte fosche ed evidenziano una realtà: nel braccio di ferro tra Impregilo e Governo ha vinto la multinazionale delle costruzioni.
Ne ho parlato anche a Petrolio su RaiUno, in una puntata dal titolo “L’Italia al bivio”. Abbiamo pagato già 400 milioni per una grande opera che oggi è un bluff e rappresenta solo un danno. La Calabria oggi è la regione più povera d’Europa (dati Svimez), mentre tutto il Sud sconta un grave ritardo sulle infrastrutture (strade, autostrade, ferrovie, altro che ponte..).
Il Governo dica parole chiare. Noi continueremo a denunciare.