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Educazione sentimentale. Sabato 12 aprile alle ore 10 – Roma

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Parteciperanno le parlamentari che hanno presentato una proposta di legge sul tema e le amministratrici, le insegnanti e le associazioni impegnate in sperimentazioni sulla stessa materia. L’intento è quello di mettere a confronto esperienze e punti di vista per delineare un approccio al tema della violenza contro le donne che non si risolva nella richiesta dell’inasprimento delle misure penali ma affronti le radici culturali della questione. Per fare questo crediamo rilevante il coinvolgimento degli uomini in questa ricerca.

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Gravi attacchi al progetto “La scuola fa differenza”. Serve educazione sentimentale nelle scuole contro stereotipi di genere

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Continuano da parte di movimenti, quotidiani e siti web (tra i quali Militia Christi, Avvenire, Tempi) gli attacchi indiscriminati al progetto “La scuola fa differenza” delle associazioni Scosse e Archivia. Un corso di formazione per educatrici del Comune di Roma, sull’educazione alle differenze, il genere e i modelli familiari. Un progetto importante che vuole ovviare alle carenze formative del sistema scolastico riguardo la costruzione delle identità e il contrasto a qualsiasi tipo di discriminazione e violenza di genere.
Non lasceremo sole le associazioni, le funzionarie e le maestre che stanno lavorando con le scuole della Capitale. A loro non solo solidarietà ma anche il nostro impegno per cambiare il sistema scolastico e introdurre finalmente insegnamenti e temi che possano contribuire a superare condizioni culturali e sociali responsabili della disparità di genere e dei fenomeni di omofobia e bullismo.
A tal proposito lo scorso agosto ho depositato una proposta di legge sull’introduzione dell’educazione sentimentale nelle scuole del primo e del secondo ciclo. Un insegnamento che promuove percorsi di formazione per stimolare nei ragazzi e nelle ragazze la capacità di riflettere sull’emotività, sull’affettività, e che fornisce strumenti per sradicare pregiudizi e stereotipi di genere, ragionando su un nuovo concetto di cittadinanza.
Il testo della proposta di legge http://bit.ly/1izOq7P
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Scuola in carcere, convegno nazionale a Rebibbia – 14 febbraio, Roma

Parteciperò al III Convegno Nazionale sulla “Scuola in carcere”, organizzato dal CESP (Centro Studi per la scuola Pubblica) che si svolgerà a Roma venerdì 14 febbraio 2014, dalle ore 9.00 alle ore 17.00, presso la Sala Teatro della Casa Circondariale di Rebibbia (Via Raffaele Majetti,70).

Il Convegno darà seguito all’analisi sul ruolo dell’istruzione pubblica all’interno dell’istituzione penitenziaria quale elemento irrinunciabile nel programma del trattamento “rieducativo” del detenuto, approfondendo le specificità della scuola in carcere all’interno della più ampia istruzione degli adulti e in questa nuova edizione sarà dedicata proprio al significato e alle pratiche (oltre che alle politiche culturali) della scuola in carcere, un’apposita sezione. Info > http://bit.ly/1jBjw1qMASSIMO BARSOUM AGENZIA TOIATI PONTE MAMMOLO

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Violenza di genere: si discuta presto la nostra proposta sull’inserimento della educazione sentimentale nelle scuole

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Ad ottobre è stato votato e approvato un pacchetto sicurezza spacciato per legge contro il femminicidio e adesso il Governo scopre che le forze dell’ordine da sole non bastano per arginare la violenza di genere. Dalla stampa apprendiamo che l’esecutivo dice di star costruendo una task force con amministrazioni e associazioni per la prevenzione; e afferma che servono anche la cultura e l’educazione. Che tempismo!

Noi abbiamo sostenuto la necessità di insistere sulla prevenzione e sulla scuola quando abbiamo chiesto di far ratificare la Convenzione di Istanbul, ad inizio legislatura.

Basta con le parole, con i finti appelli retorici davanti all’ennesima vittima. Se la viceministra Guerra crede davvero a quello che dice sostenga e faccia in modo che arrivi il prima possibile alla Camera la nostra proposta di legge sull’inserimento dell’educazione sentimentale nelle scuole del primo e del secondo cicloper la crescita educativa e culturale degli studenti in materia di parità e solidarietà tra uomini e donne.

Il Governo e il Parlamento possono dare immediatamente un segnale forte e chiaro per la prevenzione, discutendo in aula al più presto la pdl per abbattere stereotipi e pregiudizi. Ci vogliono subito atti concreti.