La Buona scuola è un punto di non ritorno. Facciamoci sentire contro questa riforma sbagliata
La comunicazione è importante, altroché! Il potere lo sa e per questo ci mette la faccia. Un bel contratto con gli italiani su una scrivania televisiva o dei gessetti su un’antica lavagna da mandare sul web. Gli strumenti di propaganda possono essere i più diversi e sofisticati, ma non sempre fortunatamente risultano efficaci. E sulla scuola Renzi non è riuscito a convincere nessuno.
Non sono in grado di fare la classifica dei provvedimenti più gravi che ha varato questo Governo. L’elenco è davvero lungo, ma quello che hanno definito la “Buona scuola” rappresenta davvero il punto di non ritorno.
La scuola è stata sempre l’istituzione fondamentale per il futuro del Paese. Anche per questo storicamente l’istruzione per la sinistra è stata il centro del proprio agire politico. Oggi il Partito della nazione si appresta ad asfaltare anche questa idea e questa istituzione.
La mia generazione, ingenuamente, credeva che avrebbe potuto insegnare le proprie passioni grazie al frutto dei propri studi universitari: filosofia, storia, arte, matematica… Oggi ricevo mail e telefonate disperate: di chi da qualche tempo aveva iniziato a fare qualche supplenza e sa che non lavorerà più, di chi era riuscito a non lasciare il sud e che, arrivato a 40 anni, se vuole lavorare deve abbandonare tutto quello che ha costruito, di chi guarda con orrore alla possibilità che un dirigente scolastico possa decidere il suo destino.
Domani inizierà la discussione in Parlamento. Noi daremo il massimo come sempre, ma abbiamo bisogno anche di voi. Fatevi sentire: questa battaglia non possiamo perderla.
Scuola: è guerra sul Gender. 11 maggio alla Casa internazionale delle donne, ore 17.30
Partecipano:
Stefano Ciccone (Maschile Plurale), Celeste Costantino (deputata Sel), Graziella Priulla (docente Univ. Catania), Monica Pasquino (presidente ass.Scosse), Marinella Perroni (Coord. Teologhe).
Saranno presenti le curatrici del “Tema” di Leggendaria: Luciana Di Mauro e Silvia Neonato. Coordina Francesca Koch, presidente Casa Int.le delle donne
Questa sarebbe la soluzione del Governo contro bullismo e violenza a scuola? Meglio #1oradamore come in Europa
Oggi su La Repubblica la Ministra Giannini davanti alla domanda su cosa si prevederà dentro la “buona scuola” contro l’aumento di casi bullismo, risponde: “i genitori devono smetterla di contrapporsi agli insegnanti”. Avete capito che bella soluzione? Che bella analisi sociale? Io mi vergogno per loro. Come mai in questi casi l’Europa non si cita? Non vi imbarazza il Preside manager, i soldi alle scuole private, le assunzioni che non si capisce quando e come si faranno, e infine non vi imbarazza che non venga prevista una qualsiasi forma di educazione all’affettività? Solo noi e la Grecia in tutta Europa non l’abbiamo nell’ordinamento scolastico. No, non vi imbarazza. Siete peggio del Governo Berlusconi.