femminicidio

Approvato alla Camera il “pacchetto sicurezza”, un decreto omnibus con dentro, tra l’altro, l’inasprimento delle pene per i furti di rame, i reati da stadio e la militarizzazione della Val di Susa. Le “larghe intese” lo hanno chiamato per comodità “decreto sul femminicidio”.

Come Sel non abbiamo partecipato al voto. Non era possibile per noi votare per i fondi ai centri antiviolenza insieme alle norme sulle proteste contro la Tav.

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I centri antiviolenza in questi anni sono andati avanti con fondi minimi, troppo precariato e volontariato. Pensate ancora che non servano 100 milioni per i cav? Le donne denunciano più facilmente dove ci sono strutture e centri antiviolenza. Lo rilevo nel mio tour di ascolto #RestiamoVive.