215156122-46aa2a86-9659-466b-9036-4f4995b74494Nel 2010 chiesi a Luigi Nieri, all’epoca assessore al Bilancio della Regione Lazio, di partecipare alla manifestazione in sostegno dei migranti di Rosarno. Ero una semplice militante dell’associazione daSud e chiedevo a chi aveva un ruolo istituzionale dentro Sinistra ecologia e libertà di sostenerci e di fare da mediatore in un momento delicato e complicato. Oggi mi ritrovo paradossalmente a dover difendere Luigi Nieri, appena rinviato a giudizio per concorso in resistenza a pubblico ufficiale. Un rinvio a giudizio senza senso: era lì per garantire il diritto di manifestare e contro ogni tipo di violenza.

Dovreste condannarci tutti, allora. Io per prima che quel giorno con le mani insanguinate denunciavo le folli scelte dell’allora ministro degli Interni Maroni. Eccomi, mi autodenuncio.

#noistiamoconluigi

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Liceo Giulio Cesare, le discriminazioni e l’omofobia si contrastano con la formazione e la prevenzione

1387570058948_melania_mazzucco_sei_come_seiOggi al Liceo Giulio Cesare di Roma è avvenuto l’ennesimo vile attacco omofobo da parte di alcuni militanti di gruppi di estrema destra. La protesta, contro la lettura del libro “Sei come sei” di Melania Mazzucco, è una ignobile censura, una minaccia alle libertà, e rappresenta l’arretratezza socioculturale di alcuni gruppi di persone che vogliono istigare i giovani a comportamenti discriminatori e omofobi.

Le istituzioni devono impegnarsi nel contrastare in modo sistematico la lotta all’omofobia, agli stereotipi, al bullismo e alla violenza di genere. Bisogna fare in modo che la scuola sia finalmente un luogo aperto, uno spazio in cui si insegna il rispetto per le differenze. Per questo è importante introdurre l’educazione sentimentale nelle scuole di primo e secondo ciclo, come prevede una proposta di legge di cui sono prima firmataria. Solo lavorando sulla prevenzione, come sottolinea la Convenzione di Istanbul in vigore dal prossimo agosto, potremo sradicare pregiudizi e discriminazioni.

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Il sottosegretario Antonio Gentile rassegni le dimissioni. La mia mozione di sfiducia

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MOZIONE

La Camera

considerato che:

Nelle ultime ore fa discutere la nomina a sottosegretario del dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti del senatore Antonio Gentile, accusato di aver fatto pressioni al fine di impedire l’uscita di un’edizione del quotidiano “L’Ora della Calabria” che pubblicava la notizia di un’indagine della Procura di Cosenza a carico del figlio;

Il 19 febbraio u.s., infatti, nel corso di una conferenza stampa il direttore del quotidiano calabrese Luciano Regolo ha denunciato che il giorno precedente, il 18 febbraio, si era consumato un fatto gravissimo per la libertà di stampa, perché attraverso la violazione delle più elementari regole della democrazia e del vivere civile, è stata boicottata l’uscita del suo giornale per un presunto guasto alle rotative.“Ultimata la lavorazione del giornale, a tarda ora – ha riferito lo stesso Regolo – l’editore mi ha chiesto se non fosse possibile ritirare dalla pubblicazione l’articolo relativo all’indagine in corso sul figlio del senatore Tonino Gentile, Andrea, al quale sono contestati i reati di abuso d’ufficio, falso ideologico ed associazione a delinquere nell’ambito del caso dell’Azienda sanitaria provinciale. Di fronte alla mia insistenza, nella difesa del diritto di cronaca, ho minacciato all’editore stesso le mie dimissioni qualora fossi stato costretto a modificare il giornale, vanificando il mio lavoro e quello dei miei colleghi. È evidente – conclude – che si è trattata di un’azione intollerabile ed ingiusta, e aspetto serenamente che la Procura di Cosenza mi convochi per produrre la documentazione in mio possesso riguardo alle pressioni che il politico italiano, per interposta persona, ha effettuato per evitare che fosse divulgata l’indagine sul conto di suo figlio”;

L’episodio oltre a generare una bufera mediatica e a gettare una luce sinistra sui corretti processi dell’informazione nella regione Calabria, rappresenta la palese violazione della libertà di stampa tutelata nel nostro Paese dall’art. 21 della Costituzione, che inficia gravemente la credibilità pubblica dell’esecutivo appena insediatosi;

La recente nomina del senatore Gentile a sottosegretario, oltre a calpestare la dignità di quei redattori, come lo stesso Regolo, che quotidianamente hanno il coraggio di non tacere di fronte all’arroganza del potere e che sono impegnati con onestà, passione ed obiettività a raccontare l’amara realtà di una terra che certe consorterie vogliono continuare a vedere sottomessa ed arretrata, colpisce alle fondamenta il difficilissimo percorso di ricostruzione di libertà e di identità che tanti calabresi , giornalisti e non, stanno conducendo;

a prescindere dall’eventuale responsabilità penale del neo sottosegretario Sen. Gentile che dovrà essere accertata in sede giudiziaria, appare tuttavia necessario che il Paese e le sue istituzioni siano salvaguardate nel loro prestigio e nella loro dignità. Pertanto ragioni di opportunità e precauzione dovrebbero indurre il Governo ad evitare che personalità espressive di simili comportamenti una collusione tra politica e sodalizi criminosi possano assumere importanti cariche istituzionali giurando fedeltà alla Repubblica ed alla Costituzione ed esercitando funzioni nell’interesse esclusivo della nazione;

il rapporto fiduciario tra Camere e Governo non può non riflettersi anche sul rapporto con i Sottosegretari di Stato, in considerazione del loro ruolo di indirizzo, di supporto e di supplenza dell’attività di Governo nelle sedi parlamentari

impegna il Governo

ad invitare il Senatore Antonio Gentile a rassegnare le dimissioni da sottosegretario di Stato per le Infrastrutture ed i Trasporti.