La Spezia – Si è conclusa la trasferta spezzina di Celeste Costantino, candidata alla Camera per Sinistra Ecologia Libertà, la prima di una serie da qui alla data delle elezioni.
Celeste, 33 anni, è laureata in filosofia all’Unical e ha fatto un master in mediazione culturale all’Università di Roma Tre. Figlia di un ferroviere fa politica da sempre, occupandosi di diritti, antimafia e tematiche di genere. In questi anni ha approfondito il fenomeno sociale del femminicidio, scrivendo saggi e organizzando manifestazioni, eventi e workshop sulla violenza maschile sulle donne. Ha fondato il collettivo Donne daSud, nato all’interno dell’associazione antimafie daSud, e la rete Ragazze interrotte di Sinistra ecologia e libertà.
Questa mattina Celeste Costantino insieme ad Antonella Franciosi, candidata spezzina al Senato, ha partecipato a un volantinaggio al mercato di Via Prosperi. Insieme a lei ad incontrare i cittadini c’erano l’ex sindaco di Spezia Giorgio Pagano, il capogruppo in comune Roberto Masia e vari militanti del partito.
Costantino ha partecipato poi a un pranzo sociale con iscritti e simpatizzanti al circolo endas di Strà, occasione di confronto sui temi del programma e delle priorità del prossimo governo. Una giornata di impegni volta anche a presentare l’iniziativa di venerdì sera con Nichi Vendola che, alle ore 21, parlerà al Centro Allende.
Nel corso delle iniziative Celeste Costantino è intervenuta denunciando la presenza di mafie al nord: “In particolare il loro accumulo di capitale economico e il continuo aumento del consenso sociale, in territori che la politica ha continuato a considerare immuni dai clan. In realtà la criminalità organizzata è forte e ben radicata nelle regioni settentrionali del Paese. Negare l’evidenza non è più possibile. La lotta alle mafie deve essere condotta anche sul piano culturale, demolendo stereotipi, utilizzando nuovi linguaggi, creando reti e alleanze tra associazioni, artisti e buona politica. – conclude Celeste – dobbiamo fare in modo che l’antimafia sia una priorità per costruire un’Italia che faccia della trasparenza, della giustizia sociale e dei diritti i suoi temi portanti.”
Al mercato sono stati distribuiti volantini che rilanciano l’impegno di Sinistra Ecologia Libertà sul fronte del reddito minimo garantito.
“Abbiamo parlato molto di diritti negati e poco delle soluzioni che dobbiamo trovare per la generazione di cui faccio parte, composta da donne e uomini tra i venti e i quarant’anni. Quelli che non hanno mai firmato un contratto a tempo indeterminato, che vivono un presente precario e che oggi non riescono ad immaginarsi minimamente un futuro.” – dice Celeste Costantino – “Il reddito minimo garantito, adottato nella maggior parte dei Paesi europei, rappresenta uno dei migliori strumenti di welfare per contrastare le disuguaglianze, favorire la cittadinanza, riaffermando con forza il diritto alla qualità della vita e il diritto al futuro.”
Noi, come Giovanni Tizian, non smetteremo di raccontare
Da anni, insieme a Giovanni Tizian e all’associazione daSud di cui sono portavoce, denunciamo la presenza delle mafie al Nord. In particolare il loro accumulo di capitale economico e l’aumento del consenso sociale, in territori che la politica ha continuato a considerare immuni dal potere dei clan. L’inchiesta che oggi ha portato a 29 arresti e che ha svelato un sistema economico legato al gioco d’azzardo e alle slot machine, dimostra ancora una volta che la criminalità organizzata è forte e ben radicata nelle regioni settentrionali del Paese. Negare l’evidenza oggi non è più possibile.
Le mafie temono l’informazione, la cultura, le parole. Noi, come Giovanni Tizian, non smetteremo di raccontare i traffici e i business dei clan in tutta Italia, e saremo promotori in Parlamento di buone e concrete pratiche: l’antimafia oggi è una priorità per costruire un Paese che faccia della trasparenza e dei diritti i suoi temi portanti. Per questo Sel, in questa tornata elettorale, ha deciso di puntare su delle esperienze concrete e su dei percorsi che mettono al centro il recupero originario del concetto di legalità e di una necessaria giustizia sociale. Regioni come il Piemonte, la Liguria e la Lombardia in questo momento sono lo spazio su cui sfidare la criminalità organizzata: in questi territori la ‘ndrangheta, secondo Transcrime, realizza il 50% dei suoi ricavi totali.
E’ finito il tempo della delega. Il tema della lotta alle mafie deve essere la lente con cui leggere la trasformazione economica e sociale del Paese. In questo senso sfido tutte le candidate e i candidati ad assumere un impegno, in questa campagna elettorale, che non si limiti ad atti che vanno sotto il cappello “formale” dell’antimafia ma che utilizzino l’antimafia come prerequisito dell’agire politico, su tutte le questioni riguardanti la vita delle persone, come per esempio il lavoro, l’ambiente e la sanità.
Lo rende noto Celeste Costantino, candidata alla Camera di Sinistra ecologia e libertà nelle circoscrizioni Piemonte1 e Liguria
I candidati Sel Liguria per Camera e Senato
Presentati i candidati di Camera e Senato. Antonello Sotgiu ha sottolineato l’importanza di avere rappresentata una rosa di candidati “che sono la espressione di tutto il territorio ligure, ognuno con le proprie specificità date dall’esperienza maturata o dalle competenze lavorative”. Fra loro ci sono infatti liberi professionisti – avvocati, insegnati, dirigenti di azienda, bancari –, impiegati ma anche persone che rappresentano le fasce più colpite dall’attuale crisi, nello specifico disoccupati e giovani ancora in cerca di occupazione. “Si è voluto puntare su donne e uomini che potessero esprimere al meglio le tematiche che Sel da sempre fa sue e vorrebbe determinassero l’agenda politica”.
Stafano Quaranta, coordinatore regionale e candidato alla Camera, sottolinea la “necessità di una netta discontinuità con il governo Berlusconi e Monti; la nostra non è una sinistra di testimonianza ma abbiamo le idee chiare sui temi principali per cambiare il volto del nostro Paese”, conclude Quaranta.
L’intervento di Celeste Costantino della direzione nazionale di Sel e candidata alla Camera, riprende quanto detto da Sotgiu e Quaranta e aggiunge come sia fondamentale una politica che punti “sul diritto al lavoro e alla salute”. “Ma soprattutto” aggiunge “cercheremo di attuare il reddito minimo garantito per aiutare le giovani generazioni che ormai sembrano condannate ad un precariato senza speranza”.
Lavoro, scuola, legalità e le questioni di genere sono anche le tematiche di Carla Nattero, capolista al Senato che dal ponente della Liguria porta la testimonianza di un territorio fortemente infiltrato dalla malavita e bisognoso di riscatto. “Per la prima volta una donna di sinistra può portare in Parlamento le problematiche del ponente. La mia battaglia è iniziata tanti anni fa nel PCI e penso che Sel possa rappresentare oggi l’unica speranza di cambiamento”.
Nei prossimi giorni saranno comunicati incontri e iniziative. Al momento è stata definita la presenta in Liguria di Nichi Vendola per giovedì 7 febbraio e Claudio Fava domenica 13 febbraio.
Di seguito i nomi dei candidati per Camera e Senato.
Al Senato
Carla NATTERO, 59 anni, insegnante
Antonella FRANCIOSI, 42 anni, avvocato
Antonello SOTGIU, 58 anni, impiegato
Nicoletta MINELLONO, 49 anni, insegnante
Agostino CALVI, 60 anni, insegnante
Angelo CHIARAMONTE, 41 anni, impiegato
Roberto COTTA, 51 anni, avvocato
Franco MOREGOLA, 53 anni, bancario
Alla Camera
Nicola VENDOLA, 54 anni, Presidente Regione Puglia
Stefano QUARANTA, 41 anni, Segretario Regionale SEL
Celestina COSTANTINO, 33 anni, Presidenza Nazionale SEL
Nicola ISETTA, 59 anni, impiegato
Silvia DE BONIS, 33 anni, capotreno
Maurizio FORTUGNO, 52 anni, impiegato
Arianna DESTITO, 46 anni, fisioterapista
Franco BERTINI, 45 anni, insegnante
Serena FASSONE, 34 anni, educatrice
Luigi CANEPA, 57 anni, medico
Debora LANTERI, 45 anni, infermiera
Vito CANI, 53 anni, architetto
Francesca MARZADORI, 51 anni, impiegata
Sandro CUM, 52 anni, dirigente
Lilia Maria VALENTE, 41 anni, edicolante
Matteo MINIACI, 29 anni, postino
Lavoro, diritti, legalità, parte la sfida elettorale di Sel
di Giovanni Ruotolo (Nuova Società)
Diritti, lavoro, legalità. Sel presenta le sue liste per la Camera e al Senato e le facce che si presentano sono quelle di Giorgio Airaudo, di Monica Cerutti e di Celeste Costantino, che guidano le liste. Con loro anche nomi di primo piano della politica piemontese, da Marco Grimaldi, a Carla Mattioli e Michele Curto alla Camera e Chiara Acciarini. L’agenda sul lavoro la delinea Giorgio Airaudo, sindacalista della Fiom Cgil che ha vissuto le fasi più drammatiche per il sindacato e per i lavoratori e non solo nel confronto con la Fiat, compresa quella targata Marchionne. Le prime cose su cui intervenire – spiega Airaudo – sono la riforma delle pensioni, quella sull’articolo 18: «quello che succede – spiega è che ci sono 145 lavoratori che sono stati licenziati per motivi economici. Senza questa riforma del lavoro non sarebbe stato possibile» e quello che è grave, sottolinea è non si tratta di aziende in crisi o che abbiano chiesto il sostegno di ammortizzatori sociali. Poi c’è il capitolo Fiat: l’Italia – spiega Airaudo – è il solo paese in cui non ci sia stato un accordo fra la Fiat e lo Stato. In tutti gli altri casi, dagli Stati Uniti alla Serbia, il Lingotto ha dovuto prendere degli impegni. Infine la questione Tav su cui anche la Fiom ha sempre espresso contrarietà: «Opere come queste – dice Airaudo – vanno verificate rispetto ai sacrifici che si chiedono ai cittadini per realizzarle».
Anche il nome di Celeste Costantino rappresenta un mondo che è quello dell’associazionismo, della legalità e della lotta antimafia: «è stato un dovere civico, prima che politico cercare di combattere questo fenomeno» e molto ha fatto con l’associazione “Da Sud”. Costantino, candidata in Piemonte e in Liguria sia bene: «che sono le regioni che, insieme alla Lombardia vede le mafie che stanno facendo i loro affari e si stanno consolidando». Molto importante, per Costantino, che si torni a parlare di mafia, dopo che negli ultimi anni se ne è parlato poco. Altro tema chiave è quello dei femminicidi: «per troppo tempo si è parlato di delitti passionali e drammi della gelosia». Anche per questo Sel, come spiega Monica Cerutti, punta su una forte presenza di donne in lista. «Il cambiamento non può essere Berlusconi, né la riedizione del governo Berlusconi – Lega, la vera partita si gioca sul confronto fra due proposte alternative e la nostra è quella di un vero cambiamento».
Poi c’è Carla Mattioli, sindaco di Avigliana che ricorda dove sta la politica: «non in televisione o nei salotti, ma dove ci sono i problemi delle persone» e Mattioli, uno dei volti simbolo dell’opposizione alla Torino – Lione denuncia ancora: «lo scempio pazzesco del denaro che si sta convogliando verso quest’opera: 12 milioni di euro messo per cofinanziare il sondaggione del tunnel geognostico di Chiomonte, di quel cantiere fantasma in piedi da un anno, sono stati sottratti ai capitoli delle scuole e le carceri. Abbiamo scuole in provincia di Torino, con il presidente che sta gridando per avere i soldi e metterle in sicurezza…» un altro esempio, racconta Carla Mattioli: «è lo scempio di Rosarno, allora i poliziotti che sono nel cantiere fantasma, è meglio che stiano lì o è meglio che elimini una vergogna per l’Italia?». La questione è quelle delle priorità, stabilire dove vanno i soldi: «i tagli lineari stanno smantellando i servizi e uno stato sociale che dobbiamo conservare e rafforzare». Giovanni Caponetto, che ricorda il tema della lotta alle discriminazioni, come quella sull’orientamento sessuale, di cui si è occupato come presidente dell’Arcigay di Torino, ricordando: «alcuni omicidi autoindotti, li vediamo nei lavoratori che perdono il lacoro e li vediamo nelle minoranze. L’argomento di cui non possiamo più fare a meno è tenere insieme i diritti civili e sociali, valorizzando la diversità come una forma di ricchezza. La politica non ha dato sempre una risposta in questo senso».
L’idea, conclude Chiara Acciarini, è che bisogna ripartire da scuola, università e ricerca: «serve una crescita delle risorse, che si facciano piani di assunzioni dei precari nella scuola e ci impegniamo ad un ripristino del modello didattico del tempo pieno. I bambini non devono essere parcheggiati a scuola». Il progetto è: «quello di essere forza di governo, di cambiare l’Italia».