Ormai è un appuntamento pressoché quotidiano. Le donne italiane incontrano quasi ogni giorno la morte, la violenza sanguinaria e incontrollata di uomini che non si rassegnano a considerarle persone. La violenza travestita da amore. Ho vissuto questi ultimi giorni sullo scranno più alto di Montecitorio, ed ho avvertito l’affetto e l’orgoglio di tante donne che, fuori e dentro il Parlamento, mi hanno considerata come un’espressione delle loro battaglie di anni per annullare le disparità di genere.[Read more]
Interrogazione parlamentare al Ministero. Perché chiude il corso in studi di genere?
di Giovanna Pezzuoli (da la27esimaora)
Non sono stati inutili l’appello e la mobilitazione contro la chiusura, aldipartimento di Sociologia dell’Università della Calabria, di uno dei primi corsi in “studi di genere” e uno dei pochi esistenti in Italia, di cui avevamo parlato nei giorni scorsi. Un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca è stata presentata due giorni fa dall’onorevole Celeste Costantino (Sel) per sapere se il Ministro non intenda verificare che la soppressione di questo insegnamento, tenuto dalla docente Laura Corradi, sia avvenuta nel rispetto della legge e delle procedure amministrative stabilite. E se non ritenga di intervenire per sostenere la diffusione degli insegnamenti in studi di genere e sessualità, ad esempio rendendoli obbligatori per tutti durante il primo anno del corso di studi universitari, come avviene in numerosi altri Paesi.
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Il reddito minimo garantito è il primo tassello di un nuovo welfare. Pensando ad una riorganizzazione totale del mercato del lavoro che includa l’innovazione tecnologica e la riconversione ecologica dell’industria.
I deputati di Sel e Pd: «No al rigassificatore di Gioia Tauro»
Aiello, Costantino, Magorno, Migliore e Pellegrino presentano un’interrogazione parlamentare: «Vanno revocate immediatamente le autorizzazioni concesse»
GIOIA TAURO «No alla realizzazione del rigassificatore di Gioia Tauro». È il succo di un’interrogazione parlamentare presentata oggi alla Camera dai deputati di Sel Ferdinando Aiello, Celeste Costantino, Gennaro Migliore e Serena Pellegrino e dal democrat Ernesto Magorno. I cinque parlamentari impegnano il governo a «revocare immediatamente, agendo in base al principio dell’autotutela amministrativa, le autorizzazioni concesse, riesaminando in tutti i pareri acquisiti durante tali procedure, che recano un tal numero di prescrizioni e condizioni da configurarsi quali valutazioni negative sul progetto e quindi tali da porsi come pronunciamenti negativi sulla loro realizzabilità; a chiedere la revisione completa di tutta la progettazione e la rinnovazione integrale della procedura Via, viste le gravi carenze evidenziate e le sostanziali modifiche riscontrate posizionando le apparecchiature di processo dell’impianto in maniera diversa rispetto al progetto preliminare, rendendo così il progetto definitivo un elaborato sostanzialmente diverso dal progetto che era stato a suo tempo autorizzato; a subordinare ogni e qualsiasi ulteriore decisione in merito ad un piano energetico nazionale». Secondo i rappresentanti del centrosinistra «il progetto di rigassificazione di Gioa Tauro non ha recepito le prescrizioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici che, per ben due volte, ha espresso un parere negativo in quanto gli elaborati presentati sono “incompleti e non definiti con l’estensione e gli approfondimenti necessari all’espressione di un compiuto parere sulla fattibilità dell’opera” e che detto Consiglio ha altresì evidenziato il fatto che il territorio in cui dovrà sorgere la mega struttura è una delle maggiori aree a rischio sismico del Paese».