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Ius soli, raccolta firme Lega è gesto razzista

Maroni raccoglie le firme contro lo Ius soli? Una raccolta firme che proviene dallo stesso partito che ha dato vita ad una legge che calpesta diritti umani fondamentali e che ci è valsa il richiamo dell’Europa sul reato di clandestinità è un gesto razzista.

Lo ius soli è un atto di civiltà e di integrazione. Vuol dire riconoscere lo status di migliaia di nuovi italiani che fanno già parte del tessuto sociale del Paese. Una legge essenziale sulla cittadinanza, per una Italia finalmente civile. Non ci sono invasioni, né emergenze. Strumentalizzare le azioni violente dei singoli significa assumersi una grave responsabilità: l’individuazione per l’ennesima volta del capro espiatorio per distogliere lo sguardo dalle emergenze vere.

Per questo motivo ritengo indecenti le magliette “Clandestino è reato” indossate dai leghisti oggi in consiglio comunale a Milano e il fotomontaggio, partito da una sezione del pdl, che oggi circolava in rete con il sindaco di Milano Pisapia e il primo cittadino di San Giuliano Milanese Lorenzano sotto lo slogan “non ti verrebbe voglia di prenderli a picconate?”.

Mentre questo Governo decide nei suoi 100 giorni di non occuparsi di scuola io sono al Liceo Metastasio di Scalea a parlare di mafie e femminicidio. Degli insegnanti straordinari, una dirigente scolastica attenta, dei ragazzi intelligenti e curiosi. Questa è la scuola pubblica italiana nonostante la riforma Gelmini e nonostante il Governo Letta.

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La sconfitta dei “tecnici”

L’unico elemento positivo del risultato elettorale è stato la sconfitta evidente dei ‘tecnici’ di Monti. Oggi leggo su Repubblica un’intervista dell’ex Ministro Riccardi che in un momento così delicato ha pensato bene di fare affermazioni nei confronti di Cecile Kyenge di questo tipo: “mi auguro che questa nomina non si riduca solo ad un simbolo” o ancora “la poligamia non potrà mai essere considerata un valore” (?), “io ho parlato di ius culturae non di ius soli, non credo negli automatismi”. Eh già ma oggi non siete più voi a decidere e capisco che dev’essere dura da digerire.

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Lettera alla Boldrini per ratificare Convenzione Istanbul sulla violenza contro le donne

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Ieri concludevo il mio intervento in Aula con la richiesta di ratificare al più presto la Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. Oggi il gruppo parlamentare di Sinistra Ecologia Libertà ha inviato una lettera alla presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, chiedendo un impegno affinché la Commissione Esteri della Camera, quando sarà insediata, ratifichi immediatamente la Convenzione.

«Nel nostro Paese negli ultimi anni, il fenomeno del femminicidio è esploso in tutta la sua drammaticità: 84 casi nel 2005, 101 nel 2006, 107 nel 2007, 113 nel 2008, 119 nel 2009, 127 nel 2010, 137 nel 2011, 124 nel 2012 e 47 tentati omicidi di donne. In data 27 settembre 2012 l’Italia ha firmato la Convenzione sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica fatta ad Istanbul l’11 maggio 2011, il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante che crea un quadro giuridico completo per proteggere le donne e le bambine contro qualsiasi forma di violenza, nonché il primo trattato internazionale che riconosce la violenza sulle donne, quale violazione dei diritti umani e forma di discriminazione».