Articolo

Settimana europea per il reddito di base, il 16 settembre alla libreria Fandango di Roma per l’incontro: Fundamental Rights, Europa e Reddito Garantito

In occasione della Settimana Europea per il Reddito di Base che si terrà dal 15 al 21 settembre, ed in occasione delle pubblicazioni Contro la miseria, viaggio nell’Europa del nuovo welfare Editori Laterza e Sogno europeo o incubo? Fazi Editore, il BIN Italia vi invita a partecipare all’incontro: Fundamental Rights: Europa e Reddito Garantito Martedi 16 settembre ore 17:00 presso la Libreria Fandango Via dei Prefetti, 22 Roma

Sandro Gobetti presentazione della Settimana europea per il reddito di base
Celeste Costantino, Deputata SEL
Adriano Zaccagnini, Deputato Gruppo Misto
Maria Pia Pizzolante, TILT

Incontrano:
Giovanni Perazzoli, giornalista e autore del libro Contro la miseria, viaggio nell’Europa del nuovo welfare. Editori Laterza 2014
Giuseppe Bronzini, magistrato e coautore con Giuseppe Allegri del libro Sogno europeo o incubo? Fazi Editore 2014

Introduce e modera:
Luca Santini, Presidente BIN Italia

loca16sett

42

Lo sguardo di Celeste Costantino è lucido e rassicurante a tal punto che potresti anche dimenticarti dell’orrore che ci ha raccontato la cronaca di queste ore. Sui giornali vediamo il sangue delle donne e degli indifesi: dalle coltellate di Carlo Lissi, l’informatico di Motta Visconti (Mi) che ha ucciso la moglie e i figli, all’arresto di Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio nel 2010. Ma lo sguardo di Celeste è abituato sia alla limpidezza del mare, quello della sua Reggio Calabria, sia ai profili spigolosi delle palazzine del Gebbione, il quartiere inquinato dalla ’ndrangheta in cui è cresciuta. Lei, 35 anni, una laurea in Filosofia, vive a Roma, nella borgata multietnica di Torpignattara, anche adesso che è deputata alla Camera per Sel. È sua, e di altre 8 deputate, la proposta di introdurre l’ora di educazione sentimentale nelle scuole. Un’iniziativa che, se fosse attuata, andrebbe a colpire alla radice il fenomeno del femminicidio.

Come possiamo uscire in modo costruttivo dalla rabbia e dallo sgomento in cui ci ha portati la cronaca di questi giorni?
«Partiamo dall’uso delle parole: il linguaggio va cambiato. Se oggi diciamo femminicidio, e non più dramma della gelosia o raptus della follia, è perché il movimento delle donne ha lottato per modificare il modo in cui interpretiamo quello che accade».

Qual è la seconda mossa?
«Bisogna dare il massimo sostegno ai centri che aiutano le donne a uscire dalla condizione di vittima dopo aver subito una violenza. Al momento, queste strutture specializzate sono poche e affidate solo alla sensibilità degli enti locali. Non basta».

Arriviamo così al cuore della sua proposta: portare nelle scuole l’educazione sentimentale.
«Un fatto rivoluzionario. Da una parte vorrei più formazione per gli insegnanti, perché sappiano affrontare il rapporto con i ragazzi rispettando le differenze, non solo quelle tra maschi e femmine, ma anche culturali e religiose. Dall’altra, chiedo di far crescere gli studenti dedicando un’ora del loro programma settimanale all’affettività, incrociando l’educazione sessuale all’educazione civica. Abbiamo pensato la proposta di legge per le medie e le superiori, ma in molti mi hanno scritto suggerendo che venga estesa anche alla scuola dell’infanzia».

E i libri di testo?
«Io non mi ricordo una sola filosofa, una sola scrittrice, un solo personaggio storico femminile che ho studiato in classe. Esistono, però non sono state valorizzate nel percorso scolastico. Farlo aiuterebbe la formazione delle nuove generazioni. Ed è importante, perché la crisi sta mettendo alla prova il rapporto tra uomo e donna».

Attraverso l’associazione daSud, lei si occupa di criminalità. Esiste una relazione fra la mafia e il femminicidio?
«La ’ndrangheta è uno dei sistemi più machisti e maschilisti che esistano. La donna è una “cosa” che appartiene agli uomini e viene strumentalizzata. Per esempio nelle faide: quando vuoi far pagare un conto a qualcuno, non uccidi lui, ammazzi sua madre, sua figlia, la sua fidanzata. E la donna viene usata per screditare i pentiti e per disorientare l’opinione pubblica: una persona non è eliminata perché ha dato fastidio alle cosche, ma per una “volgare” questione di “femmine”. Dobbiamo dire basta».

Lei ha lavorato ai testi del libro a fumetti sullo stupro di una studentessa calabrese: Roberta Lanzino – Ragazza (Round Robin Editrice). Nell’appendice riporta la sua esperienza di vita in un ambiente universitario maschilista di cui sono complici anche le donne.
«La cosa che mi ha colpito, confrontadomi con le altre studentesse sull’omicidio di Roberta, è stata la totale assenza di solidarietà. Le addossavano anche la colpa di aver preso, per andare al mare, la strada poco frequentata in cui è stata violentata e uccisa da 2 componenti della ’ndrangheta. La cultura maschilista le donne l’hanno non solo subita, ma perfino condivisa. Io, per prima, non ne sono immune. Ho seguito un percorso interiore: sì, ogni giorno devo fare un grande lavoro su me stessa».

Roberto Moliterni – Donna Moderna

staff handsDonare le proprie ferie a un collega gravemente malato o a un genitore di un figlio sottoposto a cure intensive per superare un male difficilmente curabile: questo il contenuto alla base della proposta di legge di Sel a firma delle deputate Celeste Costantino e Titti Di Salvo.

La proposta di legge ispirata dalla legge Mathys, appena approvata dal Senato francese dopo tre anni di dibattiti, prevede una norma di solidarietà e civiltà: chiunque, con il permesso dell’azienda in cui lavora, può devolvere permessi orari e ferie retribuite a un collega in difficoltà.

Anche in Italia ci sono degli esempi di questo genere: in Toscana un’autista di Pisa ha avuto in dono 250 giorni di ferie per superare una brutta malattia e affrontare un ciclo di chemioterapia senza perdere lo stipendio. Ora vorremmo che questa possibilità sia data a tutti e sia prevista dalla legge. L’opportunità di ricevere ferie in regalo dai colleghi sarà data anche ai genitori, o qualsiasi persona, che abbia a proprio carico un figlio sotto i 20 anni affetto da malattia, invalidità o abbia subito un incidente grave che preveda una presenza costante e cure intensive.

Il periodo di assenza, sarà così considerato come periodo di lavoro effettivo, e il lavoratore conserverà il beneficio di tutti i vantaggi che aveva acquisito prima dell’inizio del periodo di assenza.

Articolo
0 comment

Venerdì 9 maggio al Salone del libro di Torino

VOCI INDIPENDENTI. INSIEME FUORI DAL FANGO, PIUMUSICALIVE, HAI PAURA DEL BUIO? – OFFICINA, EDITORIA DI PROGETTO  10172802_671968359505994_415801951657101817_n

Un pomeriggio di confronto e dibattito sui temi che riguardano le politiche culturali e la produzione artistica contemporanea che prende vita da tre case-history che hanno posto l’accento su questi temi. Insieme Fuori dal Fango. Il Festival nato nello storico Borgo San Giuliano di Rimini, che ha generato un dibattito ‘itinerante’ intorno alla produzione artistica e distribuzione editoriale contemporanea. Piumusicalive. Un percorso di semplificazione legislativa che ha portato, attraverso l’appello firmato da 38 mila cittadini, alla semplificazione delle procedure di produzione dei contesti artistici ‘dal vivo’. Hai Paura del Buio? Il tour degli Afterhours che ha portato diverse Performance, concerti, esposizioni e installazioni sui palchi di tutt’Italia, all’insegna del confronto critico e del dialogo tra le diverse forme di espressione artistica.

Un confronto tra i soggetti che hanno dato vita a queste tre recenti esperienze, che ha l’obiettivo di proseguire il dibattito e la progettazione di iniziative che tengono alta l’attenzione su temi quali la semplificazione normativa per le performing arts, la promozione culturale ed editoriale indipendente e il dialogo interdisciplinare.

Intervengono: Manuel Agnelli (Artista); Stefano Boeri (Politico, architetto); Celeste Costantino (Parlamentare SEL); Massimo Roccaforte (Editore NdA Press); Tommaso Sacchi (Operatore culturale); Luca Valtorta (LaRepubblica).

a cura di

Venerdì 9 maggio, ore 16.00
Sala Professionali