Articolo

Annullare la parata militare del 2 giugno. Destinare le risorse risparmiate alle misure contro la crisi

parata_militare_2_giugno

Abbiamo presentato oggi, ad un mese dal 2 giugno, una mozione parlamentare con la quale si chiede l’annullamento della parata e la destinazione delle risorse risparmiate alle misure contro la crisi e per il lavoro.

“Negli ultimi anni i costi della parata sono aumentati considerevolmente toccando i 3,5 milioni di euro nel 2010 e i 4,4 milioni di euro nel 2011. La parata militare, organizzata in forma meno partecipata, del 2012 ha pesato sul bilancio dello Stato per una cifra di poco inferiore ai due milioni di euro, impegnando nella sfilata ben 2.500 persone tra militari e civili.

Rileviamo l’incongruenza politica e l’inopportunità morale di una spesa così alta in un paese fortemente provato dalla crisi economica, con 6,4 milioni di persone ai margini del mercato del lavoro (stime Istat) e 97 milioni di ore di cassa integrazione registrate nel solo mese di marzo (stime Cgil)”.

Per questo chiediamo al governo ad annullare la parata militare del 2 giugno e a destinare le risorse in tal modo risparmiate ad altre urgenze sociali.

Fava, Scotto, Duranti, Piras, Marcon, Zan, Piazzoni, Sannicandro, Ragosta, Pilozzi, Placido, Ricciati, Pannarale, Kronbichler, Nardi, Paglia, Lacquaniti, Melilla, Zaratti, Quaranta, Nicchi, Fratoianni, Costantino

23404_428298413908420_1105249189_n
Articolo

Lettera alla Boldrini per ratificare Convenzione Istanbul sulla violenza contro le donne

boldrini-laura-agf-672x351

Ieri concludevo il mio intervento in Aula con la richiesta di ratificare al più presto la Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. Oggi il gruppo parlamentare di Sinistra Ecologia Libertà ha inviato una lettera alla presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, chiedendo un impegno affinché la Commissione Esteri della Camera, quando sarà insediata, ratifichi immediatamente la Convenzione.

«Nel nostro Paese negli ultimi anni, il fenomeno del femminicidio è esploso in tutta la sua drammaticità: 84 casi nel 2005, 101 nel 2006, 107 nel 2007, 113 nel 2008, 119 nel 2009, 127 nel 2010, 137 nel 2011, 124 nel 2012 e 47 tentati omicidi di donne. In data 27 settembre 2012 l’Italia ha firmato la Convenzione sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica fatta ad Istanbul l’11 maggio 2011, il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante che crea un quadro giuridico completo per proteggere le donne e le bambine contro qualsiasi forma di violenza, nonché il primo trattato internazionale che riconosce la violenza sulle donne, quale violazione dei diritti umani e forma di discriminazione».

«La politica deve essere capace di dare dei segnali forti nella direzione delle donne, che tratta come dei “resti”, come delle rimanenze. Come leggere altrimenti il ministero delle Pari Opportunità insieme allo Sport e ai Giovani? La premessa al Governo Letta non è delle migliori. Considerare innovativo il risultato di 7 donne su 21 ministri ci dice quanto siamo lontani dalla parità di genere, presente in altri Paesi d’Europa. Quanto ritardo esista nella cultura politica italiana».