Oggi, dopo un bellissimo incontro all’Università di Catania, ho visitato il centro antiviolenza Thamaia. #Restiamovive
«Partecipazione, integrazione e scuola sono i capisaldi del cambiamento. Da troppo tempo la politica si è dimenticata che è proprio intorno a queste tre parole che si costruisce il progresso di una società: la partecipazione è democrazia, l’integrazione è dinamismo, la scuola è futuro». Tappa ieri sera in città, al Tocai di piazzetta Lombardi, dell’onorevole di Sel Celeste Costantino, promotrice «dell’importanza di spostare il dibattito pubblico su questi tre temi, per poter individuare una via d’uscita dalla crisi democratica, economica e sociale che sta vivendo il nostro Paese». Tra i presenti all’incontro, il capogruppo di Sel a palazzo dei Trecento Said Chaibi.
Dopo la tragedia di Lampedusa, l’ambasciatore eritreo Tekle e i suoi collaboratori hanno cercato di raccogliere e schedare i nomi dei sopravvissuti, cercando di venire a conoscenza anche dei nomi dei defunti. Per creare un dossier da inviare tempestivamente in Eritrea, dove vige il regime politico di Isaias Afewerki, presidente da venti anni, che limita ogni libertà: un regime totalitario, sanguinario, che ha fatto guadagnare al Paese il non raccomandabile titolo di “Nord Corea africana”.
I migranti eritrei, sopravvissuti e morti nel drammatico trasbordo del 3 ottobre sono proprio scappati dal regime di Afewaerki: per questo motivo tutti i superstiti hanno comprensibilmente rifiutato qualsiasi incontro con il diplomatico, che fingeva di mostrare solidarietà.
La risposta della ministra Kyenge all’interpellanza sui migranti eritrei
Celeste Costantino: “Riteniamo insoddisfacente dal risposta del Governo”
Vogliamo rimettere totalmente in discussione le politiche di questi venti anni, che hanno visto anche accordi con dittatori del passato, vedi i trattati con la Libia di Gheddafi, o compromessi con i regimi del presente, come quello, appunto, con il Governo Eritreo.
L’operazione “Mare nostrum” è lì a demolire tutte le speranze di fare di questa Italia un Paese di integrazione, accoglienza, speranza. Il Governo dice che si tratti di una missione umanitaria, ma dal 18 ottobre il nostro Mediterraneo è militarizzato: 16mila miglia quadrate sono pattugliate dalla San Marco, dalle motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia di Finanza, dalle fregate, dagli aerei predator senza pilota. Il Governo ha deciso di creare barriere, frontiere, barricate. Il tutto coinvolgendoci in questo “nostrum” dal sapore ipocrita e soprattutto colonialista.
Si dirà che però questo sistema riesce a salvare 200 migranti al giorno. D’accordo. Ma quanto deve durare questa ipocrisia? Perché facciamo finta di non sapere quante migliaia di migranti muoiono nel deserto? Quante donne muoiono dopo abusi e violenze nelle carceri libiche, quanti uomini torturati nei viaggi della speranza, quante ricchezze accumulano le mafie organizzando i barconi che solcano il Mediterraneo, quanto stiano scoppiando i Cara (11.200 persone a fronte di 7.500 posti nominali), quanto non ci siano parole nel descrivere la condizione dei Cie italiani.
Alfano e Kyenge rispondano a interrogazione Sel su minacce a Said Chaibi, consigliere comunale Treviso
Il 24 novembre iniziativa a Treviso.
Il gruppo parlamentare di Sel ha già presentato, a mia prima firma, un’interrogazione per le minacce ricevute da Said Chaibi dopo la sua elezione a consigliere comunale di Treviso per Sinistra Ecologia Libertà. Come al solito, purtroppo, il Governo non risponde. E oggi siamo ancora qui: Said è nuovamente vittima di intimidazioni, insulti razzisti, odio xenofobo da parte della sezione di Ostiglia (Mn) della Lega Nord. Ulteriore conferma del fatto che la politica territoriale leghista si cibi di razzismo, discriminazione e fanatismo.
Said Chaibi non è solo e gli staremo accanto. Essere vicini a lui vuol dire farsi carico della complessità e delle politiche di integrazione di un Paese che non vuole reagire e si dimostra sordo e violento. Il ministro dell’Interno Alfano e la ministra dell’Integrazione Kyenge prendano posizione in merito: serve immediatamente una risposta chiara e forte del Governo.
Il 24 novembre sarò a Treviso in rappresentanza di Sinistra Ecologia e Libertà, per una grande iniziativa in cui parlaremo di diritti, integrazione e ius soli.
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L’interrogazione a risposta scritta (4/01179)
http://bit.ly/HAJ8L7
Repubblica, le offese razziste della Lega Nord contro il consigliere Sel
http://bit.ly/HAJa5I