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Un esposto alle Procure per sapere com’è morto Majid

CIE 4

Ho firmato l’esposto presentato alle Procure sugli scontri avvenuti nell’agosto 2013 nel Cie di Gradisca. Vogliamo che la morte di Majid non resti senza risposte. Quel Cie, teatro di pestaggi e violenze, non deve riaprire mai più. Vogliamo che queste “nuove carceri” siano subito chiuse e che finalmente si cominci ad accogliere i migranti e a non rinchiuderli in strutture che negano loro i diritti fondamentali. #MaiPiùCie

Leggi il comunicato di LasciateCIEntrare

Non rilanciate l’occupazione, ma aumentate la precarietà! Un vero e proprio capolavoro il #decretolavoro, che non tiene conto delle condizioni di almeno 3 generazioni di questo Paese. Riduce le garanzie e non crea lavoro in più.

Con la retorica del futuro, dei figli, del #cambiaverso, questo Governo mostra il vero volto. La propaganda però dura poco. Soprattutto se si è grandi comunicatori di aria fritta.

staff handsDonare le proprie ferie a un collega gravemente malato o a un genitore di un figlio sottoposto a cure intensive per superare un male difficilmente curabile: questo il contenuto alla base della proposta di legge di Sel a firma delle deputate Celeste Costantino e Titti Di Salvo.

La proposta di legge ispirata dalla legge Mathys, appena approvata dal Senato francese dopo tre anni di dibattiti, prevede una norma di solidarietà e civiltà: chiunque, con il permesso dell’azienda in cui lavora, può devolvere permessi orari e ferie retribuite a un collega in difficoltà.

Anche in Italia ci sono degli esempi di questo genere: in Toscana un’autista di Pisa ha avuto in dono 250 giorni di ferie per superare una brutta malattia e affrontare un ciclo di chemioterapia senza perdere lo stipendio. Ora vorremmo che questa possibilità sia data a tutti e sia prevista dalla legge. L’opportunità di ricevere ferie in regalo dai colleghi sarà data anche ai genitori, o qualsiasi persona, che abbia a proprio carico un figlio sotto i 20 anni affetto da malattia, invalidità o abbia subito un incidente grave che preveda una presenza costante e cure intensive.

Il periodo di assenza, sarà così considerato come periodo di lavoro effettivo, e il lavoratore conserverà il beneficio di tutti i vantaggi che aveva acquisito prima dell’inizio del periodo di assenza.

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L’Orchestra sinfonica di Roma potrebbe non esibirsi mai più. La Fondazione Arts Academy, che gestisce l’orchestra, ha infatti inviato nei giorni scorsi le lettere di licenziamento a tutti i dipendenti: 74 persone, tra orchestrali e amministrativi. La Fondazione avrebbe preso la decisione a causa di una “drastica riduzione dei contributi dell’unico soggetto finanziatore”, dettata dall’assenza di “altre risorse”. Per questo la Arts academy non avrebbe più risorse per proseguire l’attività artistica dell’Orchestra Sinfonica di Roma, che suona abitualmente in posti prestigiosi della città, come l’Auditorium della Conciliazione, e rappresenta un’eccellenza culturale e musicale riconosciuta anche all’estero.

Con una interrogazione ho chiesto al ministro della Cultura Dario Franceschini, di intraprendere iniziative per scongiurare la perdita dei posti di lavoro dei 74 lavoratori e la fine di un’esperienza fondamentale per la Capitale.