air_f-35b_cutawayL’Italia esca dal programma di realizzazione dell’aereo da caccia Joint Strike Fighter F-35, ridefinendo il modello di difesa italiano sulla base della Costituzione e sostenendo il ruolo di mantenimento della pace per le Forze armate. Queste alcune delle richieste di impegno al Governo contenute nella mozione (prima firma Giulio Marcon) di 166 parlamentari di Sel, M5s, Pd e Scelta civica.

La mozione vuole far impegnare il Governo ad attivare la riconversione dell’industria bellica per salvaguardare i posti di lavoro che verrebbero a mancare con la sospensione della produzione di nuove armi. Inoltre si chiede alla Nato e agli Stati Uniti la rimozione di tutti gli ordigni nucleari presenti in Italia e di investire i risparmi in opere pubbliche finalizzati alla messa in sicurezza degli edifici scolastici, alla tutela del territorio nazionale dal rischio idrogeologico e alla realizzazione di un piano pluriennale per l’apertura di asili nido.[Read more]

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La nostra azione oggi in aula in solidarietà a Ceyda Sungar che con una giacca rossa ha sfidato la polizia turca. Non indietreggiando di fronte al getto violento dell’idrante. Tra poco discuteremo la mozione di Sel sulla legge 194. E come Ceyda saremo parte di questa resistenza quotidiana, “armati” solo di forza di volontà e rivendicando il nostro diritto di autodeterminazione.

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Per il ritiro immediato delle truppe italiane dall’Afghanistan

A French soldier wears a visor and face

Sono trascorsi quasi 12 anni dall’inizio della missione Nato in Afghanistan, uno dei conflitti più lunghi, controversi e sanguinosi dove hanno perso la vita oltre 3.000 soldati della coalizione. Oggi a poche ore dal rientro della salma del capitano Giuseppe La Rosa ucciso da una bomba in Afghanistan è ancora più importante fare un’analisi sui costi umani, sociali ed economici della partecipazione italiana alla missione. Senza nascondersi dietro il solito ritornello che non è possibile tornare indietro dagli impegni presi. È urgente avviare il ritiro delle nostre truppe, destinando il 30% di ogni euro risparmiato dalla missione militare alle politiche di cooperazione con l’Afghanistan.

> Leggi e scarica il testo della mozione di Sel

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#Save194. La mozione di Sel

Martedì prossimo discuteremo in Aula la mozione di Sel – depositata il 20 maggio – sulla piena applicazione della legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza. Proponiamo di fissare un tetto per i medici obiettori che non superi il 30%, chiediamo la costituzione di un albo dei medici di famiglia obiettori e la pillola abortiva somministrata solo in regime di day hospital (come già avviene in Emilia Romagna). Inoltre promuoviamo delle campagne informative sull’assenza per legge di un diritto all’obiezione di coscienza per i farmacisti.

Nella nostra mozione ricordiamo inoltre che “in ambito medico sanitario il diritto all’obiezione di coscienza è espressamente codificato e disciplinato per legge”. Per l’aborto facciamo riferimento all’articolo 9 della legge n. 194 del 1978; per la sperimentazione animale, l’obiezione di coscienza è disciplinata dalla legge n. 413 del 1993; per la procreazione medicalmente assistita, c’è l’articolo 16 della legge n. 40 del 2004.

> Leggi il testo in pdf della mozione 1-45