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I femminicidi continuano e l’educazione sentimentale nelle scuole ancora non c’è

Marinella è stata accoltellata da suo marito, Luana è stata strangolata dall’ex convivente che aveva già un omicidio alle spalle. Carla era incinta, il suo compagno le ha dato fuoco e i medici hanno fatto nascere una bambina che forse non conoscerà mai sua madre.

Omicidi per “motivo passionale” scrivono i giornali, e ci fanno ripiombare in quei tempi bui dove la parola femminicidio non veniva pronunciata, accettata, compresa.

E’ anche davanti alle storie di queste tre donne che dovranno rispondere le coscienze di chi continua a svilire ogni forma di prevenzione e a negare l’introduzione dell’educazione sentimentale nelle scuole.

Femminicidio

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Oggi al PINK FACTOR – La differenza che cambia la politica

pink fa

 

A partire dalle 9,30 vediamoci alla Casa Internazionale delle Donne, per PINK FACTOR – La differenza che cambia la politica. Io modererò il tavolo LIBERTÀ. Democrazia – Diritti – Sicurezza

Questo il programma della giornata

ore 9.30
Apertura

ore 10.00 – 13.30
Gruppi di lavoro:
1. SAPERI. Scuola – Formazione – Cultura 2. VITA. Lavori – Welfare – Reddito 3. GEO(BIO)POLITICA. Migrazioni – Identità – Conflitti 4. CORPI. Desideri – Tecnologie – Post-umano 5. LIBERTÀ. Democrazia – Diritti – Sicurezza

ore 13.30 – 14.30
Pausa pranzo

ore 14.30 – 17.30
“La differenza che cambia la politica”
Discussione in plenaria

ore 17.30
Conclusioni

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La Calabria vista dalle donne. Oggi a Reggio Calabria per un confronto coi centri antiviolenza

imageOggi, presso la Sala “Federica Monteleone” del Consiglio Regionale a Reggio Calabria, alle ore 15:30, per discutere con i Centri antiviolenza riconosciuti dalla regione Calabria e l’Assessore regionale al welfare, Federica Roccisano sulle strategie regionali da mettere in campo da mettere in campo per il più efficace contrasto al fenomeno della violenza di genere, a partire dalla piena attuazione legge regionale n. 20/2007 di sostegno e finanziamento ai centri antiviolenza.

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Violenza alle donne: la Regione Calabria ignora la legge

roberta lanzino

APPELLO per l’applicazione della Legge Regionale N.20 del 2007: “Disposizioni per la promozione ed il sostegno dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza per donne in difficoltà” “La Regione Calabria […] riconosce che ogni tipo e ogni grado di violenza sessuale, psicologica, fisica ed economica contro le donne costituisce un attacco alla inviolabilità della persona e alla sua libertà, secondo i principi sanciti dalla Costituzione e dalle vigenti leggi. Alle donne che incontrano l’ostacolo della violenza, nelle sue diverse forme, è assicurato il diritto, eventualmente con i propri figli, a un sostegno temporaneo al fine di ripristinare la propria inviolabilità e di riconquistare la propria libertà […]”. Queste parole sono contenute nell’Articolo 1 della Legge Regionale n. 20. Si tratta di una legge promulgata il 21 agosto 2007 al fine di “promuovere” e “sostenere” i centri e le case di accoglienza per donne in difficoltà. Effettivamente finanziata nell’ambito dell’esercizio 2007 (art. 17), la legge prevede altresì che “la copertura degli oneri relativi” venga garantita con l’approvazione del bilancio di previsione annuale e con la legge finanziaria che l’accompagna (art. 17, c. 3). Tuttavia, dal momento della sua promulgazione, le Legge 20 è stata prevista come spesa di bilancio solo sporadicamente. Essa, cioè, non è mai stata strumento strutturale e di sistema nell’azione di governo della Regione Calabria. Questo vuol dire che ogni centro e casa di accoglienza che opera nel nostro territorio nel settore della prevenzione e del contrasto alla violenza alle donne, ad oggi non è nelle condizioni di poter programmare la sua attività potendo contare sulla possibilità di accedere alle risorse economiche derivabili, appunto, dalla Legge 20. Dato il protrarsi di questa situazione di precarietà e spregio del diritto, riteniamo a questo punto nostro dovere promuovere un appello e chiedere al governo regionale che la Legge 20 venga finalmente rispettata e che per essa si preveda il ruolo di intervento regolare. Chiediamo pertanto alle cittadine e ai cittadini e a tutte e tutti coloro che, dal Parlamento ai comuni ci rappresentano, di SOTTOSCRIVERE questo appello e RECLAMARE con noi l’applicazione di una legge la cui mancata attuazione sta aggiungendo nuove illegittimità a vecchie disparità, con danno manifesto per le donne che subiscono violenza e per l’intera comunità.

Sottoscriviamo tutte e tutti l’appello lanciato dal Centro Antiviolenza Roberta Lanzino di Cosenza questo appello sulla piattaforma change.org:

https://www.change.org/p/regione-calabria-presidente-regione-calabria-consiglio-regionale-calabria-assessorato-politiche-sociali-calabria-mario-oliverio-giuseppe-giudiceandrea-violenza-alle-donne-la-regione-calabria-ignora-la-legge