Le parole di Dolores Valandro, consigliera leghista di Padova, sulla ministra dell’Integrazione Cècile Kyenge sono davvero vergognose. Una sintesi di razzismo, sessismo e violenza del web. Non si difende una donna attaccando un’altra donna.

La cultura che sta dietro ad uno stupro è la stessa cultura di cui è imbevuta questa consigliera impastata con una xenofobia classica della Lega. “Stuprano le nostre donne” dicevano nei confronti dell’invasione migrante. “Nostre” quindi maschilisti e razzisti. Non ci stiamo all’abuso di facebook in maniera irresponsabile: lo rende solo un luogo d’incitamento all’odio.

Cecile-Kyenge

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Celeste Costantino visita Voce donna. Dati sulla violenza, è allarme

Cresce l’emergenza per la violenza contro le donne. L’associazione Voce Donna ha presentato i dati sull’emergenza in occasione della tappa pordenonese di Celeste Costantino, deputato Sel, in viaggio tra i centri che sostengono le donne vittime di violenza con lo scopo di ascoltare le testimonianze di chi affronta in prima linea e spesso, in trincea, uno dei drammi più atroci della nostra società, per fotografarne la realtà, comprenderne le esigenze e migliorarne il lavoro con un nuovo progetto legislativo. “Restiamo vive” è il titolo scelto per l’iniziativa che, come ha spiegato la deputata, esprime anche un messaggi di speranza sottolineando l’importanza della prevenzione.

«Contro questa emergenza è importante mettere da parte le differenze politiche – ha sottolineato – e arrivare a dei punti comuni “intoccabili”». Tra gli elementi fondamentali proposti, oltre all’introduzione nelle scuole dell’educazione sentimentale («che sia non solo legata al corpo ma che vada più in profondità, entri in merito alle relazioni») ma anche un maggiore controllo sulla mercificazione del corpo femminile sui mezzi di comunicazione individuando la migliore soluzione per permettere l’autosufficienza ai centri che si occupano delle donne maltrattate. Un lavoro di regolamentazione è necessario. Oggi, sempre più ragazzine sono tenute sotto scacco da internet. Lo ha ribadito ieri, la deputata nell’incontro tra le operatrici del centro e le più importanti rappresentanti del mondo politico e associazionistico legate alle problematiche femminili.

I dati legati alla situazione pordenonese sono stati forniti dalla presidente, Maria De Stefano, e si dimostrano in continua crescita: l’associazione nata nel 1997 ha affrontato l’anno scorso circa 140 casi di violenza (di queste, il 70% di nazionalità italiana), inoltre ha ospitato nelle due case rifugio che offrono 11 posti, circa 22 donne e 19 minori e a settembre sarà completata la nuova struttura di Maniago. Per chiamate d’emergenza 24 ore su 24 comporre il 3343295364 o 3312179530.

da Messaggero Veneto