Articolo

Non è mai il momento giusto per discutere l’introduzione dell’educazione sentimentale nelle scuole

Non basta dire “siamo contro tutte le discriminazioni”, bisogna attivare gli strumenti di prevenzione, come l’educazione sentimentale a scuola per contrastare violenze, bullismo ed omofobia.
La ministra all’Istruzione Giannini e il sottosegretario Faraone ci avevano assicurato che avremmo discusso al più presto l’introduzione di questo insegnamento, previsto dalla Convenzione di Istanbul. Mentivano. E non è l’unica menzogna che accompagna questa pessima legge sulla scuola. ‪#‎1oradamore‬

Articolo

Scuola, la ministra Giannini emette una circolare per far felici i parlamentari Ncd e gli inventori della falsa teoria del gender

Renzi illustra al Senato il programma dei 1000 giorni

La ministra Giannini continua a rimandare l’introduzione dell’educazione sentimentale nelle scuole, legittimando i professionisti della falsa “teoria del gender”. Con la circolare 4321 infatti il Ministero dell’Istruzione chiede il consenso preventivo ai genitori per far partecipare gli studenti ad attività extracurriculari, in cui, secondo il testo attuale della riforma della scuola, sarebbero confinati gli eventuali corsi di educazione di genere.

La ministra va contro l’art.14 della Convenzione internazionale di Istanbul, che prevede l’inserimento dell’educazione all’affettività nei piani didattici dei Paesi in cui è in vigore. Lo fa a nome del Governo dopo aver incassato la fiducia dei senatori Ncd, che oggi esultano per questa circolare ministeriale.

In questo modo si legittima la falsa “teoria del gender”, una trovata degli ultra-cattolici che sta provocando confusione nelle famiglie italiane e nel mondo della scuola. In verità parliamo di un insegnamento, da anni presente in tanti istituti grazie all’autonomia e alla sensibilità di docenti e dirigenti scolastici, che permette di sradicare stereotipi e contrastare la violenza di genere, l’omofobia e il bullismo.

Da tempo chiediamo che il Governo si esprima sul clima pesante che il “family day 2” ha creato nel Paese. Evidentemente questa è la risposta dell’Esecutivo: non solo demolire la scuola pubblica tramite la riforma, ma ridurre gli spazi di confronto in cui è possibile ragionare sulle relazioni, i sentimenti e le emozioni.

Articolo

Slitta ancora dibattito sulle #unionicivili. Il Governo ignora ogni discussione importante sui diritti civili e sociali

Stesso-amore-stessi-dirittiSarà rimandato anche stavolta il dibattito sul ddl Cirinnà sulle unioni civili. C’è un ingorgo di decreti e riforme che non lasciano spazio di manovra al Governo, dicono i fedelissimi di Renzi (incluso Alfano).

Non è stato sufficiente quindi il triste teatrino di Scalfarotto, membro del Governo che fa lo sciopero della fame contro ciò che rappresenta, anche se non si tratta di un gesto “contro Renzi”, ha tenuto a precisare il sottosegretario.

Come se non bastasse in commissione al Senato sono stati presentati 4.300 emendamenti al ddl; la maggior parte portano in calce la firma di Giovanardi, Malan e Mauro. Tre esponenti politici che hanno molto a che fare con la genesi di questo Governo. Emendamenti goliardici e fantasiosi: viene chiesto che l’unione civile sia “indissolubile”, che sia fondata su una raccomandata con ricevuta di ritorno, che i contraenti abbiano la patente di giuda, almeno dieci testimoni e che siano in regola con il pagamento dell’Imu. Ironia che non fa per niente ridere, soprattutto dopo aver letto gli emendamenti seri dove si afferma che l’unione civile è sinonimo di “società economica per la gestione di abitazione” e che gli omosessuali che si uniscono non debbano avere reati precedenti (pedofilia, pornografia e prostituzione minorile). Come se fossero caratteristiche innate dell’essere gay.

Provo vergogna per come il Governo e la maggioranza si stanno comportando su questo tema. Continuando a svilire e ad ignorare ogni discussione importante sui diritti civili e sociali. Vince finora il clima di confusione e paura creato ad arte dai professionisti della finta teoria del gender. Non possiamo permetterlo.

Articolo

LoveWins? Il nostro Governo immune al cambiamento. #Unionicivili

Sono finiti i festeggiamenti per il riconoscimento dei matrimoni gay, da parte della Corte suprema degli Stati Uniti. Tutti noi abbiamo cambiato la nostra foto profilo con una bandiera arcobaleno e citato il #LoveWins di Obama. Ma il nostro Governo dimostra di essere completamente immune al cambiamento, continuando ad infischiarsene dei diritti di una parte degli italiani.

La fotografia attuale del Paese è preoccupante: discussioni deliranti sul “gender”, comitati che scendono in piazza per sottrarre diritti ad altri cittadini, un Parlamento completamente imbambolato sulle unioni civili, con una proposta inchiodata da circa duemila emendamenti in commissione al Senato.

E così mentre gli ultra-cattolici dettano la linea, gli omofobi continuano ad aggredire gli omosessuali e la scuola non prevede una forma di educazione sentimentale (come nel resto d’Europa), ci ritroviamo sempre più soli. Ed attorno a falsità, bufale ed odio cresce una rete di intolleranza mai vista.