Non si commentano le sentenze. È la prima regola non scritta della politica, da rispettare. Ma davanti a questa interpretazione da parte dei giudici della Corte d’Appello di Firenze sul caso di un stupro di gruppo ai danni di una ragazza ventitreenne non si può stare in silenzio.
Sei ragazzi sono stati assolti perché “non fu ostacolato” il rapporto. Una doppia violenza per la ragazza vittima. La sua vita è stata vivisezionata: la sua condotta “sregolata”, la sua biancheria intima, il suo modo di vestire, i suoi gusti sessuali “confusi”, i suoi interessi, le sue provocazioni, il suo bicchiere di vino.
Un moralismo inaccettabile. Giustificazioni impossibili da digerire. Perché davanti alla violenza non esiste #nessunascusa.
La sentenza > http://bit.ly/1RWTZ4u