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A Milano per Lea Garofalo e Denise

In piazza Beccaria a Milano con Luigi Ciotti, il sindaco Giuliano Pisapia e tantissime donne e uomini per ricordare Lea Garofalo. Dopo quattro lunghi anni di processi, depistaggi e verità strazianti, si è tenuto finalmente un funerale per Lea. Proprio come desidera da sempre Denise, sua figlia.

La storia di Lea Garofalo in questi anni, grazie alla determinazione di Denise, all’appoggio delle associazioni antimafia, e talvolta delle istituzioni, è stata una delle più importanti per raccontare il rapporto tra donne, testimoni di giustizia e ‘ndrangheta. Una delle tanti morti di cui siamo responsabili: uccise o suicidate cambia poco.

femminicidio

Approvato alla Camera il “pacchetto sicurezza”, un decreto omnibus con dentro, tra l’altro, l’inasprimento delle pene per i furti di rame, i reati da stadio e la militarizzazione della Val di Susa. Le “larghe intese” lo hanno chiamato per comodità “decreto sul femminicidio”.

Come Sel non abbiamo partecipato al voto. Non era possibile per noi votare per i fondi ai centri antiviolenza insieme alle norme sulle proteste contro la Tav.

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I centri antiviolenza in questi anni sono andati avanti con fondi minimi, troppo precariato e volontariato. Pensate ancora che non servano 100 milioni per i cav? Le donne denunciano più facilmente dove ci sono strutture e centri antiviolenza. Lo rilevo nel mio tour di ascolto #RestiamoVive.