Donare le proprie ferie a un collega gravemente malato o a un genitore di un figlio sottoposto a cure intensive per superare un male difficilmente curabile: questo il contenuto alla base della proposta di legge di Sel a firma delle deputate Celeste Costantino e Titti Di Salvo.
La proposta di legge ispirata dalla legge Mathys, appena approvata dal Senato francese dopo tre anni di dibattiti, prevede una norma di solidarietà e civiltà: chiunque, con il permesso dell’azienda in cui lavora, può devolvere permessi orari e ferie retribuite a un collega in difficoltà.
Anche in Italia ci sono degli esempi di questo genere: in Toscana un’autista di Pisa ha avuto in dono 250 giorni di ferie per superare una brutta malattia e affrontare un ciclo di chemioterapia senza perdere lo stipendio. Ora vorremmo che questa possibilità sia data a tutti e sia prevista dalla legge. L’opportunità di ricevere ferie in regalo dai colleghi sarà data anche ai genitori, o qualsiasi persona, che abbia a proprio carico un figlio sotto i 20 anni affetto da malattia, invalidità o abbia subito un incidente grave che preveda una presenza costante e cure intensive.
Il periodo di assenza, sarà così considerato come periodo di lavoro effettivo, e il lavoratore conserverà il beneficio di tutti i vantaggi che aveva acquisito prima dell’inizio del periodo di assenza.
Un nuovo spazio per il Cespp di Tor Bella Monaca
Sono passati quattro mesi dalla chiusura del Cespp, Centro di supporto psicologico popolare a Tor Bella Monaca. Un centro che svolge un lavoro importante e che non ha più un locale idoneo nel quale operare. Dal 2011, anno dell’inizio delle attività, sono state circa un migliaio le donne transitate nel centro di Tor Bella Monaca, uno dei quartieri più a rischio della Capitale. La politica e le istituzioni locali si impegnino affinché il Cespp possa al più presto riprendere le attività, ottenere un nuovo spazio e poter nuovamente accogliere le persone che usufruiscono di questo servizio.
Liceo Giulio Cesare, le discriminazioni e l’omofobia si contrastano con la formazione e la prevenzione
Oggi al Liceo Giulio Cesare di Roma è avvenuto l’ennesimo vile attacco omofobo da parte di alcuni militanti di gruppi di estrema destra. La protesta, contro la lettura del libro “Sei come sei” di Melania Mazzucco, è una ignobile censura, una minaccia alle libertà, e rappresenta l’arretratezza socioculturale di alcuni gruppi di persone che vogliono istigare i giovani a comportamenti discriminatori e omofobi.
Le istituzioni devono impegnarsi nel contrastare in modo sistematico la lotta all’omofobia, agli stereotipi, al bullismo e alla violenza di genere. Bisogna fare in modo che la scuola sia finalmente un luogo aperto, uno spazio in cui si insegna il rispetto per le differenze. Per questo è importante introdurre l’educazione sentimentale nelle scuole di primo e secondo ciclo, come prevede una proposta di legge di cui sono prima firmataria. Solo lavorando sulla prevenzione, come sottolinea la Convenzione di Istanbul in vigore dal prossimo agosto, potremo sradicare pregiudizi e discriminazioni.