Nel giro di 24 ore la Corte di Strasburgo e la Corte di Cassazione hanno svelato il volto medievale della nostra politica. Da un lato la condanna per il non riconoscimento delle unioni gay, dall’altro la sentenza che ribadisce la non necessarietà di una operazione per cambiare sesso all’anagrafe.
A dimostrazione che l’Italia, e i suoi rappresentanti al governo, non riescono a portare a termine nessun cambiamento sostanziale senza indicazioni da parte della magistratura o dell’Europa.
Oggi è comunque una giornata felice per tante e tanti che vedono finalmente il riconoscimento dei loro diritti. Lo chiediamo da anni e speriamo che la maggioranza recepisca immediatamente queste indicazioni. Le leggi le abbiamo depositate da tempo, basta semplicemente un voto. #LoveWins