Articolo

Roma tagliata male – 4 febbraio ore 20.30

Una serata di teatro, musica, disegno live e politica per la presentazione dell’e-book “Roma Tagliata Male. Il sistema droga. Così le mafie succhiano il sangue della Capitale” (a cura di Danilo Chirico, Terrelibere.org).

tra i partecipanti:

Rosy Bindi (presidente Commissione parlamentare Antimafia)
Luigi Nieri (vicesindaco Roma Capitale)
Paolo Masini (assessore alle Infrastrutture e alle Periferie Roma Capitale)
Pina Picierno (deputata e responsabile nazionale Legalità Pd)
Celeste Costantino (deputata Sel e segretaria del Consiglio d’Europa)

Con la partecipazione straordinaria degli attori Giorgio Colangeli ed Ernesto Orrico, del rapper Kento e i disegni (live e in mostra) degli artisti Giacomo Bendotti e Attilio Tomaselli.

Ore 20,30
Teatro Centrale Preneste – Via Alberto da Giussano 58 – Roma

Ingresso libero con tessera di daSud
Posti limitati, si consiglia la prenotazione: info@dasud.it
info
1510471_543177595789408_102653435_n

Articolo

Roma è una città di mafie. Basta deleghe: la politica si assuma la responsabilità della lotta ai clan

085627510-5aa59235-feee-49de-82fb-46f9505f671b

Piena soddisfazione per l’importante operazione, coordinata dalla Direzione nazionale antimafia, contro le attività del clan camorristico dei Contini in Lazio, Campania e Toscana. In particolare è stato intaccato un impero nel settore della ristorazione nel centro storico della Capitale: bar, ristoranti e pizzerie tra piazza Navona, Pantheon e piazza di Spagna, a due passi dai palazzi delle Istituzioni.

C’è chi sostiene ancora che si possa parlare di “infiltrazioni” a Roma. Sono gli stessi che ancora credono che nella Capitale ci siano delle piccole bande criminali che giocano a imitare i vecchi boss della Magliana; sono gli stessi che dicono che le mafie sono dei corpi esterni che cercano di inserirsi nel tessuto economico della città. Non è così. Le mafie a Roma sono radicate da decenni. Ogni operazione delle forze dell’ordine e della magistratura non fa altro che svelare una verità che alla politica, alla finanza e ai romani fa male: Roma è una città di mafie.

È importante rompere il silenzio e l’omertà, cominciando a riconoscere che nella Capitale si consuma la sintesi perfetta tra narcotraffico, usura, politica, economia, professionisti, imprenditori, palazzinari e pezzi di istituzioni corrotte. Un vero e proprio sistema di potere che ha nella clientela, nella corruzione e nel riciclaggio il cuore delle sue attività illecite».

Alla politica, spesso troppo distratta, il compito di abbandonare l’antimafia di maniera e iniziare una strada di sensibilizzazione, responsabilità e buone pratiche contro i clan. Non è possibile continuare a delegare l’antimafia alle forze dell’ordine e alla magistratura: ognuno faccia la sua parte, e la politica non continui a indietreggiare e si assuma fino in fondo la responsabilità del cambiamento e della lotta alle mafie.

L’operazione e i sequestri: http://bit.ly/1fbTIDo

Articolo

La Calabria, il chiaroscuro e la Speranza

Con-Gianni-SperanzaSono giorni dolorosi per i calabresi, per quei calabresi che c’hanno creduto, per quelli che in buona fede hanno riposto la loro fiducia in alcune esperienze, per quelli che pensavano davvero che anche sul proprio territorio ci si potesse vantare di un contrasto vero alla ‘ndrangheta (su cui è necessario, e non lo sostengo da oggi, avviare una riflessione che attraversi le istituzioni e la cosiddetta società civile). Invece, in pochi giorni, due colpi pesantissimi – seppure in vicende differenti – hanno scosso la società civile calabrese: prima l’arresto di Carolina Girasole, ex sindaca di Isola Capo Rizzuto, l’arresto di Rosy Canale animatrice delle “Donne di San Luca”.

Questo non deve scoraggiare, deve solo far capire ancora di più a tutti gli italiani, da Nord a Sud, quanto è difficile trovare il confine tra legalità e illegalità e quanto sia necessario che della Calabria si facciano carico tutti prima che prenda il sopravvento il totale senso di abbandono, l’isolamento e lo sconforto nelle persone oneste. Ecco perché adesso il mio pensiero corre veloce a Gianni Speranza che ha presentato le dimissioni da Sindaco di Lamezia Terme.

La storia di Gianni Speranza è la storia della Calabria che rialza la testa. Schiaffeggiata dalla ‘ndrangheta, dal malgoverno, dagli sprechi e dagli appalti spartiti tra amici degli amici. Un sindaco che rappresenta la rivalsa della buona politica, che ha ottenuto traguardi importanti in situazioni davvero complicatissime, resistendo ai pesanti tagli di Governo e Regione. Sebbene ci fosse la crisi, il Comune di Lamezia non ha mai tolto denaro alle politiche sociali.

Leggi su Huffington Post >

Articolo

Assemblea sul diritto allo studio – La Sapienza, 12 novembre

MARTEDì 12 NOVEMBRE H11 FACOLTA’ DI LETTERE –  AULA 2 PIANO TERRA –

“L’Unione degli Universitari Roma chiede un’inversione di marcia radicale e che si inizi veramente ad allocare risorse per il diritto allo studio. Eppure non mancano i segnali positivi, come l’emendamento approvato alla Camera proposto dall’on. Celeste Costantino, che prevede lo stanziamento del 3% del denaro confiscato al Fondo integrativo statale per la copertura di borse di studio.
Per questo abbiamo convocato un’assemblea studentesca per parlare dello stato attuale e delle prospettive del diritto allo studio; di come la lotta alla mafia, attraverso la riassegnazione di locali e beni confiscati, possa essere un punto di partenza per tutelare l’accesso ai saperi.
Abbiamo deciso di parlarne con l’on. Celeste Costantino e con l’associazione antimafia daSud, promotrice dell’emendamento e di una proposta alla Regione Lazio per l’individuazione di nuove residenze e borse di studio grazie ai beni confiscati”.

Con:

On. Celeste Costantino
promotrice dell’emendamento nel DL istruzione sulla destinazione del denaro confiscato alle mafie per il diritto allo studio.

Pasquale Grosso
associazione antimafia “DaSud”

Iniziativa La Sapienza