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Ponte sullo Stretto, continua il balletto del Governo. Renzi dica parole chiare

Strait_of_Messina_from_DinnammareViceministro Nencini parla di capitali stranieri interessati a realizzazione

Pensavamo di avere archiviato definitivamente il folle progetto del Ponte sullo Stretto e invece continua il balletto delle dichiarazioni sulla sua possibile costruzione. Dopo la nostra denuncia e la risposta pasticciata del Ministero che gioca con le tabelle, il rifinanziamento c’é nella uno ma non nella due, anche il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Riccardo Nencini torna sulla questione Ponte sullo Stretto parlando dell’ipotesi di “capitali stranieri interessati a realizzarlo”.

La partita sul futuro tanto evocata si gioca allora su una scelta: Renzi decida se cedere alle lusinghe e ai ricatti delle grandi imprese o piuttosto rompere quel circolo vizioso tra governi, grandi burocrazie e lobby che condizionano le politiche industriali e dei lavori pubblici del Paese.

L’operazione Ponte, nata nel lontano 1971, infatti è stata soprattutto un pozzo senza fondo di soldi, promesse, clientele e sprechi. La questione che poniamo è semplice, il Ponte si vuole realizzarlo o no? Renzi e il governo prendano una decisione e la comunichino al Paese assumendosene la responsabilità.

Celeste Costantino, Erasmo Palazzotto

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#chiediamoasilo, da Reggio Calabria al resto d’Italia

Palazzo Montecitorio, Sala Stampa Camera dei Deputati
22 ottobre 2014 ore 11.30

 

A Reggio Calabria tutti gli asili nido pubblici sono chiusi dall’autunno 2013. Cittadini e cittadine sono privati di un servizio essenziale per l’educazione dei bambini e per la conciliazione dei tempi di vita. Le elezioni amministrative a Reggio Calabria del 26 ottobre sono un momento importante per chiedere ai candidati impegni concreti per far fronte all’assenza dei servizi alla prima infanzia. È anche il momento per ribadire al governo Renzi di dar seguito alle numerose promesse di assicurare più asili nido sul territorio nazionale. Reggio Calabria è infatti solo un esempio dell’impegno insufficiente da parte delle nostre istituzioni locali e nazionali per garantire servizi adeguati all’infanzia nel nostro paese. Serve infatti un uso responsabile e trasparente delle risorse pubbliche, a partire dai fondi europei a nostra disposizione per aumentare gli asili nido nel Mezzogiorno.

Intervengono:
On. Celeste Costantino – Deputata di Sinistra Ecologia e Libertà
Beatrice Costa – Responsabile Dipartimento Programmi di ActionAid Italia
Modera: Claudia Daconto – Giornalista di Radio Città Futura

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Dalla resistenza di strada all’etica hacker. Incontro al Festival del fumetto di Cosenza

Sabato 18 ottobre, ore 18.30
Museo del Fumetto, Salita liceo – Cosenza

Incontri con
Dario Morgante, autore del fumetto su Julian Assange, Becco Giallo Edizioni
Angelo Calvisi, autore del fumetto su Don Andrea Gallo, Round Robin Edizioni
Celeste Costantino, deputata Sinistra Ecologia Libertà
Don Tommaso Scicchitano

471bd07fdaa7b040f7ab8b2a13f8f35b_XLAttraversare spazi, concetti e identità, apparentemente agli antipodi ma invece legati da un sottilissimo filo. È quello che si cercherà di mostrare in questo incontro, presso il Museo del Fumetto, accostando la storia di Don Andrea Gallo a quella di Julian Assange. Protagonista, attraverso diverse sfaccettature, un’idea di resistenza che si combatte quotidianamente contro dinamiche sociali ben assestate e poteri forti.

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Celeste Costantino su voto di fiducia a #DLviolenzastadi e protezione internazionale

Questo Governo si è caratterizzato – come abbiamo detto più volte – per le continue decretazioni d’urgenza e le conseguenti fiducie. Dico conseguenti perché ormai in maniera sistematica questo esecutivo ripropone sempre lo stesso schema: costruisce pacchetti di provvedimenti con dentro le cose più diverse, priva della discussione il Parlamento, non permette di agire gli strumenti per modificare i decreti e in nome di una finta urgenza annienta o tenta di annientare il senso che per molti di noi che stanno qui, ha ancora il fare politica.

Questa volta è il turno della violenza negli stadi e della protezione internazionale d’altronde come non vedere lo imstretto legame che intercorre tra un tifoso violento e un richiedente asilo. Eh già siamo veramente dei folli a non cogliere le numerose analogie fra questi due soggetti. Ma si sa noi della sinistra arretrata e ideologica ci attacchiamo a tutto, ce lo diceva anche qualcun’altro speriamo di non sentire utilizzate su di noi altre categorie di berlusconiana memoria come per esempio “l’odio”.

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