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I soldi confiscati alle mafie per il diritto allo studio. A distanza di un anno dove sono finiti i fondi?

daSud

12 NOVEMBRE ORE 11.30
SALA STAMPA CAMERA DEI DEPUTATI

Si svolgerà mercoledì 12 novembre alle ore 11.30 la conferenza stampa di Sel per chiedere conto al Governo dei risultati ottenuti dalla norma del decreto Istruzione dello scorso anno, inserita nel decreto Carrozza grazie ad un emendamento SEL, che ha previsto l’uso del 3% del denaro confiscato alle mafie per finanziare il diritto allo studio.

Alla conferenza stampa partecipano Celeste Costantino, deputata di Sel e firmataria dell’emendamento approvato, Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale Sel, Pasquale Grosso, associazione antimafie daSud, Alberto Campailla, portavoce Link Coordinamento Universitario e Jacopo Dionisio, responsabile Diritto allo studio Udu.

Per accrediti inviare mail (entro le 19 dell’11 novembre) a lauratriumbari@hotmail.com

Evento FB: www.facebook.com/events/1589131194648977

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#Terrepubbliche, una grande vittoria della buona politica. Il Governo prenda esempio da Roma e non metta all’asta il patrimonio agricolo

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Oggi a Roma è il giorno di una grande vittoria della buona politica. Il Comune ha infatti assegnato delle aree agricole e immobili rurali di sua proprietà e in disuso ai giovani agricoltori. Una promessa mantenuta dal sindaco Ignazio Marino, dal vicesindaco Luigi Nieri e dall’assessora all’Ambiente Estella Marino.

Una giornata importante costruita dal basso e che arriva dopo tre anni di lotte e raccolte di firme da parte di cooperative e associazioni con l’obiettivo di costruire percorsi virtuosi per l’ambiente e il lavoro e di scongiurare ogni tentativo di speculazione edilizia su uno straordinario patrimonio di Roma come l’agro romano. Su terreni pubblici fioriranno progetti virtuosi che creeranno occupazione, salvaguarderanno e tuteleranno il territorio, forniranno cibo di prossimità e di qualità, creeranno nuovi spazi per la cittadinanza.

Una delle aree messe a bando dal Comune, Borghetto San Carlo in via Cassia (22 ettari, un casale del 1900 abbandonato che il costruttore Mezzaroma dovrà ristrutturare) è stata assegnata alla Cooperativa Coraggio, bellissima esperienza di giovani agricoltori della città.

Quella dell’assegnazione delle terre pubbliche è la direzione giusta per valorizzare lavoro e territorio e siamo soddisfatti che il comune voglia proseguirla con determinazione, ma è esattamente il contrario della strada intrapresa dal Governo, che con il decreto “TerreVive” vende, per far cassa, l’80% del nostro patrimonio agricolo al miglior offerente su base d’asta. Nessuno speculi sulle terre pubbliche il bando per l’assegnazione di Roma Capitale deve diventare buona pratica nazionale per garantire più terra, più lavoro, più diritti.

Un video della conferenza stampa di ieri in Senato contro il licenziamento dell’Orchestra e il Coro del Teatro dell’Opera di Roma. Sulle fondazioni lirico sinfoniche abbiamo notato un cambio di passo con l’arrivo del ministro Franceschini. Perché non si è ricorso al decreto Bray per tutelare i lavoratori e le lavoratrici? Aspettiamo ancora le risposte alle nostre interrogazioni.

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Celeste Costantino su voto di fiducia a #DLviolenzastadi e protezione internazionale

Questo Governo si è caratterizzato – come abbiamo detto più volte – per le continue decretazioni d’urgenza e le conseguenti fiducie. Dico conseguenti perché ormai in maniera sistematica questo esecutivo ripropone sempre lo stesso schema: costruisce pacchetti di provvedimenti con dentro le cose più diverse, priva della discussione il Parlamento, non permette di agire gli strumenti per modificare i decreti e in nome di una finta urgenza annienta o tenta di annientare il senso che per molti di noi che stanno qui, ha ancora il fare politica.

Questa volta è il turno della violenza negli stadi e della protezione internazionale d’altronde come non vedere lo imstretto legame che intercorre tra un tifoso violento e un richiedente asilo. Eh già siamo veramente dei folli a non cogliere le numerose analogie fra questi due soggetti. Ma si sa noi della sinistra arretrata e ideologica ci attacchiamo a tutto, ce lo diceva anche qualcun’altro speriamo di non sentire utilizzate su di noi altre categorie di berlusconiana memoria come per esempio “l’odio”.

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