Le foto delle statue dei Musei capitolini coperte da pannelli bianchi in segno di rispetto per la sensibilità e la cultura iraniana stanno facendo il giro del mondo coprendo di ridicolo il nostro paese. Come è apparso ridicolo lo scaricabarile di chi aveva il compito di prendere decisioni. Basterà punire e sanzionare i responsabili tecnici? Le opere coperte hanno un valore culturale incommensurabile e sono fonte di orgoglio per l’offerta culturale romana e italiana. Non si comprende perché volerle nascondere, tanto più che una personalità politica internazionale poteva essere accolta in altri luoghi ritenuti più idonei. Il governo risponda alla mia interrogazione parlamentare prendendo atto di avere preso una decisione sbagliata e se ne assuma la responsabilità politica di questo.
Oggi al Karawan Fest 2015-Il sorriso del cinema migrante V edizione
Alle 17.30 HUMANS, NOT NUMBERS: SKETCHES OF SYRIA, V.O. sott. ING
13 cortometraggi, 13 stili differenti, una rivoluzione: il cinema siriano resiste alle barbarie della guerra e ci ricorda come la nuova vita nasce dalle macerie della Storia. A seguire parteciperò all’incontro “Immaginario delle migrazioni e narrazioni del viaggio con
Raffella Cosentino, giornalista, regista
Carolina Popolani, regista, giornalista
Leonardo De Franceschi, ricercatore Università Roma Tre
Khalid Chaouki, deputato
Giulia Pietroletti, assessore Municipio Roma 5
Ex aula consiliare del Municipio, Via dell’Acqua Bullicante 2
Oggi alla Casa Internazionale delle Donne: curare la differenza. Tra gender, generazione, relazioni sessuali e famiglie arcobaleno
“L’attualità ci propone un dibattito angusto e ideologico sulla legge per le unioni civili, da decenni in attesa di approvazione in Parlamento.
Lo spazio pubblico sembra racchiuso nella polarizzazione semplicistica tra la negazione di ogni possibile cambiamento per ancorarsi a stereotipi rassicuranti e l’utilizzo disinvolto delle bio-tecnologie e del mercato per trovare risposte a desideri anch’essi rassicuranti.
L’incontro vuole recuperare lo spazio per una riflessione sulle scelte di vita e di relazione a partire dalla pratica della cura”. Per questo oggi sarò con il Gruppo del Mercoledì alla Casa Internazionale delle Donne (via Francesco di Sales 7, Sala Simonetta Tosi), dalle 10 alle 17.
Passa alla Camera la riforma al Codice Antimafia. Con qualche limite, ma la aspettavamo da tempo.
La mafia non è un destino inevitabile, non è qualcosa con cui bisogna convivere. Nel corso del tempo, tanto si è prodotto in termini di contrasto al fenomeno. Per opera della magistratura e delle forze dell’ordine, per opera della politica e della società civile. A tal punto che presuntuosamente in alcune fasi ci si è permessi il lusso di abbassare la guardia e di credere che si potesse vivere di rendita.[Read more]