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Presentata interrogazione l’interrogazione sui mancati finanziamenti ai centri antiviolenza in Calabria

COSTANTINO, NICCHI, DURANTI, RICCIATTI, PANNARALE, MELILLA, SANNICANDRO — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
il 1o dicembre 2015 si apprende della bocciatura, presso il consiglio regionale della Calabria, in seconda commissione, dell’emendamento presentato alla manovra di assestamento di bilancio che avrebbe consentito il finanziamento dei progetti di cui alla legge regionale n. 20 del 2007 per la promozione ed il sostegno dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza per le donne in difficoltà;
la legge regionale n. 20 del 2007 prevede l’emanazione di un bando di gara alla quale possono accedere enti locali ed associazioni, anche associati con un progetto di accoglienza telefonica e rifugio alle donne che subiscono violenza;
pochissimi centri antiviolenza della regione Calabria hanno potuto usufruire dei benefici di cui alla legge regionale n. 20 del 2007, nonostante in alcuni casi la metà degli importi non siano mai stati erogati e sono stati perciò persi;
senza risorse e strumenti adeguati, i centri antiviolenza non possono svolgere la loro preziosa funzione di contrasto alla violenza contro le donne e, oltre ai capitoli già esigui di spesa stanziati dal Governo, i suddetti centri non possono essere privati di altri mezzi stabiliti a livello regionale (come quello stabiliti dalla legge n. 20 del 2007 in Calabria), che sono uno strumento legislativo che consenta un finanziamento vero e proprio di tali centri;
l’Italia ha sottoscritto la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, nota come Convenzione di Istanbul, ed è, pertanto, tenuta a rispettare i principi in essa contenuti –:
se il Governo sia al corrente dei fatti esportati in premessa e se non intenda aggiornare la mappatura dei centri antiviolenza in Italia, per evitare che i finanziamenti statali vengano distribuiti solo su criteri territoriali senza tenere in adeguato conto la qualità dei servizi offerti;
se e come il Governo intenda inoltre verificare altri aspetti circa l’utilizzo delle risorse finanziarie del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità da parte delle regioni. (4-11454)

Al link Camera.it: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/11454&ramo=CAMERA&leg=17

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Presentata l’interrogazione parlamentare sulle intimidazioni subite dal sindaco di Gioiosa Ionica

COSTANTINO,  DURANTI, RICCIATTI, PANNARALE, MELILLA, NICCHI, SANNICANDRO— Al Ministro dell’interno . — Per sapere – premesso che:
nella notte tra sabato 5 dicembre e domenica 6 dicembre 2015 un’intimidazione è avvenuta ai danni del sindaco di Gioiosa Ionica, Salvatore Fuda, eletto a capo di una lista civica nel 2013;
ignoti hanno sparato colpi di arma da fuoco contro due automobili, di proprietà del padre e della convivente del sindaco, parcheggiate all’interno del cortile antistante il condominio di residenza del Sindaco;
sull’episodio le forze dell’ordine hanno avviato le indagini necessarie;
nella regione Calabria, e specialmente nella zona della Locride, gli amministratori locali rappresentano l’avamposto della legalità in un contesto influenzato da una forte presenza della criminalità organizzata, tanto che negli ultimi anni gli atti d’intimidazione ai danni di amministratori si sono moltiplicati, con un incremento del 66 per cento che ha colpito soprattutto i sindaci della Calabria –:
quali iniziative intenda adottare il Ministro interrogato affinché agli amministratori di Gioiosa Ionica venga garantita la necessaria serenità per proseguire l’impegno amministrativo, e, in particolare, quali misure intenda adottare affinché il sindaco Salvatore Fuda, che ha subito pesanti intimidazioni, abbia la necessaria protezione;
se sia a conoscenza della natura e della matrice dei sopra descritti atti intimidatori. (4-11393)

Al link Camera.it: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/11393&ramo=CAMERA&leg=17

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Con Salvatore Fuda, con Gioiosa Jonica

Conosco  Salvatore Fuda da quando eravamo dei ragazzini. Abbiamo iniziato a fare politica insieme. Io coordinatrice dei Giovani comunisti a Reggio Calabria e lui nel mio esecutivo ad occuparsi della zona jonica. Da allora siamo stati sempre dalla stessa parte. Quest’estate sono andata a trovarlo nella sua stanza da Sindaco. Mi ha raccontato tutte le belle cose organizzate nella sua Gioiosa e mi ha raccontato anche le tante difficoltà incontrate. Sono andata via felice ma tanto preoccupata. Perché sapevo che Salvatore avrebbe fatto tutto in regola e che le regole da noi non sempre sono bene accettate. Poi sono passata davanti al murales di Rocco Gatto che ci impegnammo a restaurare insieme e tornai comunque convinta che le cose sarebbero andate bene. E infatti andranno bene. Hai tutto il nostro sostegno. La prossima settimana vengo giù. Come amica e anche come rappresentante della Commissione antimafia. Di nuovo insieme contro questa merda.

fuda