COSTANTINO, PANNARALE, RICCIATTI e DURANTI
Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca
Per sapere – premesso che:
la legge n. 107 del 13 luglio del 2015, la cosiddetta buona scuola, è stata approvata nonostante sia stata preceduta da una grande protesta di massa dei docenti e preceduta anche da un ascolto tramite questionario, i cui dati non sono mai stati pubblicati;
nell’anno 2015 sono stati indetti ben 7 scioperi contro la riforma di cui uno il 15 maggio con un adesione al 90 per cento dei docenti;
l’80 per cento dei docenti italiani è meridionale e ben 70 mila dei 100 mila neoassunti sono stati trasferiti al nord, secondo un algoritmo che non ha tenuto conto dei punteggi e delle precedenze per figli disabili;
i docenti di ruolo ante legem perdono progressivamente la titolarità di cattedra per decisione del dirigente scolastico, senza alcun criterio definito ed entrano nel potenziamento (triennalizzazione);
i docenti precari delle graduatorie ad esaurimento non lavoreranno più. Lo dispone l’articolo 1, comma 108, della legge n. 107 del 2015;
nonostante numerosi docenti precari abbiano vinto il ricorso alla Corte di giustizia europea con la sentenza del 26 novembre 2014, tutti sono stati assunti nei 100 ambiti territoriali nazionali, dove poi saranno reclutati per chiamata diretta per un incarico triennale invece di essere assunti con il sistema delle graduatorie e nelle rispettive regioni come avveniva in precedenza;
nel dicembre 2015 viene segnalato, da alcuni docenti ed associazioni, come Psp Partigiani della scuola pubblica e il quotidiano on line La Tecnica della Scuola, che l’Associazione nazionale presidi (Anp) ha usato, in corsi di formazione per dirigenti scolastici in alcune città dell’Emilia Romagna, delle slides con affermazioni molto discutibili che sono state denunciate pubblicamente, suscitando un grande clamore a livello nazionale;
nello specifico si tratta della slide numero 12, riguardante l’organico del personale. Parlando del trattamento del personale insegnanti si afferma testualmente: «[…] ma non avranno la certezza di una scuola vita natural durante, come adesso. Vantaggi per la scuola: […] non avere le mani legate rispetto a docenti contrastivi»;
la nota di spiegazione dell’Associazione nazionale presidi rispetto alla protesta sollevatasi dopo l’utilizzo di questa slide, in cui se ne giustifica il contenuto, si dice sostanzialmente che la contrastività dei docenti non era da intendersi nei confronti dei dirigenti, ma del piano triennale dell’offerta formativa (POF), che non può considerarsi sufficiente, in quanto si tratta di materia su cui finora il confronto dei dirigenti con i docenti è stato vincolante, visto che l’elaborazione e l’approvazione del POF erano ad essi delegate;
intanto molti dirigenti scolastici facenti capo all’Associazione nazionale presidi prendono le distanze dalle affermazioni del suo presidente e dall’utilizzo della slide, e dai suoi ulteriori chiarimenti rispetto al piano triennale dell’offerta formativa;
ad oggi il file delle slides dell’Associazione nazionale presidi sembra risultare non più visibile, in quanto «secretato» nei mesi successivi alla vicenda. Tuttavia numerose sono le foto delle slides riprese anche da quotidiani online e cartacei, così come gli articoli pubblicati sulla vicenda;
oltre alla slide n.12, ce ne sono altre dal contenuto discutibilissimo. Nella slide «Considerazioni a latere» si recita testualmente: «Suggerimento per la composizione del comitato: sarebbe opportuno che il Collegio evitasse di eleggere docenti che abbiano incarichi di tipo sindacale (RSU o terminali di sindacati) all’interno della scuola[…]»;
la slide sui criteri – a giudizio degli interroganti inaccettabili – di valutazione dei docenti: la slide recita testualmente che i descrittori siano nell’assunzione di compiti e di responsabilità nel coordinamento, fra gli altri: «di attività anche in orario extracurriculare, di attività in periodi di chiusura delle lezioni»;
il 21 dicembre 2015 viene consegnato un esposto al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e all’ufficio scolastico regionale (Uu.Ss.Rr.) dell’Emilia Romagna affinché venga chiarita la loro posizione sulle slides usate per la formazione sopra citate. Il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, a quanto risulta agli interroganti, ha risposto che in merito alla vicenda era competente l’ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna, e per questo ha provveduto ad inoltrare presso gli uffici regionali l’esposto sopra citato. Ad oggi però non è ancora stata emessa nessuna risposta –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda assumere in relazione all’operato dell’Associazione nazionale presidi rispetto ai materiali usati per la formazione dei dirigenti scolastici, che, ad avviso degli interroganti, si pongono in contrasto con i diritti costituzionali ai danni dei docenti, riferibili agli articoli 1-21-33-98 della Costituzione e se intenda far sì che l’ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna dia sollecito riscontro rispetto al suo operato in merito alla questione. (4-14248)
on line: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/14248&ramo=CAMERA&leg=17