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Oggi alla Casa Internazionale delle Donne: curare la differenza. Tra gender, generazione, relazioni sessuali e famiglie arcobaleno

“L’attualità ci propone un dibattito angusto e ideologico sulla legge per le unioni civili, da decenni in attesa di approvazione in Parlamento.
Lo spazio pubblico sembra racchiuso nella polarizzazione semplicistica tra la negazione di ogni possibile cambiamento per ancorarsi a stereotipi rassicuranti e l’utilizzo disinvolto delle bio-tecnologie e del mercato per trovare risposte a desideri anch’essi rassicuranti.
L’incontro vuole recuperare lo spazio per una riflessione sulle scelte di vita e di relazione a partire dalla pratica della cura”. Per questo oggi sarò con il Gruppo del Mercoledì alla Casa Internazionale delle Donne (via Francesco di Sales 7, Sala Simonetta Tosi), dalle 10 alle 17.

CID

 

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Oggi a Pisa un’iniziativa per parlare di appalti, finanza e controllo pubblico

Nelle ultime settimane la città di Pisa è stata oggetto di attenzione dei media nazionali per un’inchiesta della DDA di Firenze per presunte collusioni mafiose, inchiesta in cui è stato coinvolto uno dei principali costruttori e immobiliaristi protagonista, insieme ad altri imprenditori di quella che potremmo definire una vera e propria “stagione del cemento”. Una stagione iniziata con il nuovo millennio e che ha visto la realizzazione di opere a volte imponenti, spesso incompiute, per cifre da capogiro, in una città con poco meno di 90.000 abitanti. Interventi che altrettanto spesso sono stati caratterizzati al ricorso di operazioni finanziarie, legate alle concessioni fideiussorie, che hanno visto il coinvolgimento di società di intermediazione finanziaria depennate dagli elenchi delle società autorizzate dalla banca d’italia, ovvero oggetto di indagine della magistratura ordinaria.

In definitiva, l’attenzione suscitata dalla inchiesta della DDA di Firenze ha comunque evidenziato un sistema opaco di relazioni finanziarie legate a molti dei progetti immobiliari e una evidente carenza delle funzioni di controllo che avrebbe dovuto esercitare l’amministrazione comunale. Un quadro, quindi, preoccupante considerando la tradizionale pervasività delle organizzazioni criminali che ultimamente ha avuto riscontri anche in Toscana.

Pisa antimafia

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Lo stesso amore, gli stessi diritti. Al Circolo Sel Testaccio per parlare di unioni civili

testaccioOggi, 4 novembre, alle ore 18.00 al Circolo SEL Testaccio sarò all’assemblea pubblica: “LO STESSO AMORE, GLI STESSI DIRITTI”. Intervengono insieme a me Imma Battaglia (Consigliere Comunale Sel), Mario Colamarino (Presidente Circolo Mario Meli), Danilo Martarelli (Vice presidente Di Gay Project), Ettore Ciano (Presidente Agedo Roma), Giada Pugno (Avvocato Matrimonialista), Mauro Cioffari (Coordinamento Sel Roma). Coordina: Adriano Greco (Sel Testaccio).

“LO STESSO AMORE, GLI STESSI DIRITTI”

In Italia sono in aumento esponenziale le famiglie non legate dal vincolo matrimoniale, le cosi dette COPPIE DI FATTO, molte composte da persone dello stesso sesso.

“Art. 29 della Costituzione Italiana: La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.Il matrimonio è ordinato sull’uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.”

“Art. 3 della Costituzione Italiana: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

Roma da poco meno di un anno ha approvato il registro delle unioni civili. Centinaia di coppie, omosessuali ed eterosessuali, hanno già fatto richiesta di iscrizione. In questi giorni, in senato, è in discussione la proposta di legge sulle unioni civili. Il nostro Paese è l’unico, infatti, trai fondatori dell’Unione Europea, a non aver dato ancora un “ABITO GIURIDICO” alle coppie di fatto.