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Legalizziamo la cannabis: un duro colpo per gli affari e il consenso delle mafie

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Faccio parte dei 218 parlamentari che hanno firmato la proposta di legge dell’intergruppo per la legalizzazione della cannabis. Mentre nel mondo tanti Stati hanno già fatto questo passo, da noi forti resistenze culturali non hanno mai permesso un confronto libero da ideologie e pregiudizi.

Il testo dell’intergruppo raccoglie molti degli aspetti che avevamo già presentato nella proposta di Sel. Nascita dei cannabis social club, coltivazione in casa fino a cinque piante, autorizzazione per la vendita in negozi dedicati forniti di licenza dei Monopoli, una parte dei proventi per il fondo nazionale per la lotta alla droga.

La legalizzazione sarebbe un duro colpo per le mafie, che gestiscono questo affare che vale tra i 15 e i 30 miliardi di euro nel nostro Paese. I clan controllano i nostri territori proprio con la detenzione e lo spaccio, ottenendo un grande consenso sociale generato dal welfare parallelo che hanno costruito nel silenzio delle istituzioni.

Negli Stati che hanno legalizzato la marijuana non è affatto cresciuto il numero dei consumatori né è aumentato l’impatto sociale e sanitario connesso al consumo. A crescere è stato solo il reddito legale e il gettito fiscale.

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Ancora intimidazioni ad Ostia. Nelle concessioni sul litorale romano si annidano le mafie e il riciclaggio.

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Nuove intimidazioni a Ostia. Ieri una bomba carta contro il chiosco The One; il quarto attentato incendiario in due mesi.

I gestori dicono che la mafia non c’entra. Ma si tratta di un locale che due anni fa era stato completamente distrutto da un’altra esplosione. Anche quella non casuale.

Proprio domenica scorsa ho partecipato ad una iniziativa con l’assessore alla legalità Alfonso Sabella, delegato al municipio X. In quella occasione il componente della giunta ha assicurato che entro un anno non si parlerà più di varchi nel lungomare: le spiagge verranno liberate dalle mura che attualmente nascondono la vista del mare.

È evidente come le concessioni siano attualmente un business in mano alle mafie nel litorale romano, dove è stato riconosciuto il primo 416bis della Capitale. Bisogna gestire in maniera trasparente l’assegnazione delle concessioni balneari. Lì si annidano riciclaggio e interessi criminali.

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Domenica 12 luglio, ore 19 a Dragona per un incontro su #MafiaCapitale alla festa di Sel

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Tutto pronto per ‘Sinistra InFesta‘, dal 9 al 19 Luglio presso il parco cittadino di Dragona “Donne vittime del femminicidio”. Una kermesse per “riflettere, discutere, sorridere, ascoltare buona musica, deliziare il palato con la nostra cucina popolare”.

Domenica 12 Luglio, Dibattito sulla Legalità e #MafiaCapitale alle ore 19.00. Incontro con Alfonso Sabella (Assessore al Comune di Roma, Delegato del Sindaco nel Municipio X), Celeste Costantino (Parlamentare SEL), Paolo Mondani (Giornalista), Giuseppe Lavorato (Ex sindaco e parlamentare Pci).

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Presentazione #FilieraSporca a Torino, venerdì 26 giugno alle ore 18 in via Baltea

Mentre viene celebrato l’Expo, come una grande occasione per rilanciare il Made in Italy, intere filiere agricole sopravvivono grazie allo sfruttamento del lavoro.

Decine di inchieste, documentari, reportage, hanno raccontato cosa succede nei campi, le tendopoli, la schiavitù. Ma che fine fanno i prodotti raccolti in quei campi e qual è la responsabilità delle multinazionali, della grande distribuzione, dei commercianti, dei produttori, delle aziende di trasporti, delle agenzie internazionali di lavoro interinale?

Da queste domande è nata la campagna #FilieraSporca, promossa da Terra! onlus, Associazione daSud e terrelibere.org con il sostegno di Open Society Foundations, con l’obiettivo di risalire l’intera filiera, dal campo allo scaffale, per individuare i veri invisibili dello sfruttamento del lavoro in agricoltura, dalla grande distribuzione alle multinazionali.

Ne parleremo venerdì 26 giugno, nel corso della presentazione della campagna, con:

Fabio Ciconte – Terra! Onlus
Lorenzo Misuraca – daSud
Celeste Costantino – Deputata Sel
Marco Grimaldi – Consigliere regionale Piemonte

sono inoltre previsti gli interventi di:

Giorgio Ferrero – Assessore Agricoltura Regione Piemonte
Monica Cerutti – Assessore alle Pari opportunità, Diritti civili, Immigrazione Regione Piemonte

modera:

Cosimo Caridi – Il Fatto Quotidiano

Ore 18 in Via Baltea 3 – TorinoLocandina 26 giugno
A seguire, aperitivo.