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Oggi alla Casa Internazionale delle Donne: curare la differenza. Tra gender, generazione, relazioni sessuali e famiglie arcobaleno

“L’attualità ci propone un dibattito angusto e ideologico sulla legge per le unioni civili, da decenni in attesa di approvazione in Parlamento.
Lo spazio pubblico sembra racchiuso nella polarizzazione semplicistica tra la negazione di ogni possibile cambiamento per ancorarsi a stereotipi rassicuranti e l’utilizzo disinvolto delle bio-tecnologie e del mercato per trovare risposte a desideri anch’essi rassicuranti.
L’incontro vuole recuperare lo spazio per una riflessione sulle scelte di vita e di relazione a partire dalla pratica della cura”. Per questo oggi sarò con il Gruppo del Mercoledì alla Casa Internazionale delle Donne (via Francesco di Sales 7, Sala Simonetta Tosi), dalle 10 alle 17.

CID

 

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Lo stesso amore, gli stessi diritti. Al Circolo Sel Testaccio per parlare di unioni civili

testaccioOggi, 4 novembre, alle ore 18.00 al Circolo SEL Testaccio sarò all’assemblea pubblica: “LO STESSO AMORE, GLI STESSI DIRITTI”. Intervengono insieme a me Imma Battaglia (Consigliere Comunale Sel), Mario Colamarino (Presidente Circolo Mario Meli), Danilo Martarelli (Vice presidente Di Gay Project), Ettore Ciano (Presidente Agedo Roma), Giada Pugno (Avvocato Matrimonialista), Mauro Cioffari (Coordinamento Sel Roma). Coordina: Adriano Greco (Sel Testaccio).

“LO STESSO AMORE, GLI STESSI DIRITTI”

In Italia sono in aumento esponenziale le famiglie non legate dal vincolo matrimoniale, le cosi dette COPPIE DI FATTO, molte composte da persone dello stesso sesso.

“Art. 29 della Costituzione Italiana: La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.Il matrimonio è ordinato sull’uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.”

“Art. 3 della Costituzione Italiana: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

Roma da poco meno di un anno ha approvato il registro delle unioni civili. Centinaia di coppie, omosessuali ed eterosessuali, hanno già fatto richiesta di iscrizione. In questi giorni, in senato, è in discussione la proposta di legge sulle unioni civili. Il nostro Paese è l’unico, infatti, trai fondatori dell’Unione Europea, a non aver dato ancora un “ABITO GIURIDICO” alle coppie di fatto.

 

 

 

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Non avete capito un gender. Venerdì 9 ottobre a Genova con Left lab #1oradamore

Non avete capito un gender

Venerdì 9 ottobre 2015, dalle ore 19:00 presso l’Abbazia di San Bernardino (Genova, sopra Piazza del Carmine), Left Lab Genova presenta l’evento Non avete capito un gender.

Una panoramica contro gli stereotipi di genere nell’educazione, con l’intervento di:

Celeste Costantino, deputata SEL e prima firmataria della proposta di legge #1oradamore
Monica Callegher, fondatrice associazione Onar che promuove progetti contro le discriminazioni di genere in Turchia
Marco Maio, psicologo che si è occupato della formazione per il progetto nelle scuole “giovani contro la violenza di genere”
Elena Fiorini, assessora legalità e diritti del Comune di Genova

Presenta l’incontro Marianna Pederzolli, presidentessa della commissione Pari Opportunità, e modera Alice Merlo, referente del gruppo “Politiche di Genere” di Left Lab Genova.

Tema dell’evento
Perché se una bambina picchia è un “maschiaccio”? E se un bambino piange è una “femminuccia”?

Left Lab Genova vi invita a prendere parte ad un dibattito per fare chiarezza, a seguito del terrorismo mediatico che è stato fatto intorno alla fantomatica “teoria gender” che, ci teniamo a sottolinearlo, NON ESISTE!

Non si può purtroppo negare che i ragazzi e le ragazze siano abituati a una visione inflessibile dei ruoli sessuali, un’impostazione così assoluta da sfociare anche in forme di bullismo nei confronti di chi non rientra in questo schema. Bisogna prestare attenzione a questi ruoli che ci vengono imposti ma che non dobbiamo per forza rispettare, poiché le immagini stereotipate della femminilità e della mascolinità danneggiano gli uomini tanto quanto le donne.

Noi possiamo essere chiunque vogliamo essere.

L’educazione sentimentale è il primo passo per combattere la violenza maschile sulle donne, l’omofobia, il bullismo e gli stereotipi di genere.