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Oggi al PINK FACTOR – La differenza che cambia la politica

pink fa

 

A partire dalle 9,30 vediamoci alla Casa Internazionale delle Donne, per PINK FACTOR – La differenza che cambia la politica. Io modererò il tavolo LIBERTÀ. Democrazia – Diritti – Sicurezza

Questo il programma della giornata

ore 9.30
Apertura

ore 10.00 – 13.30
Gruppi di lavoro:
1. SAPERI. Scuola – Formazione – Cultura 2. VITA. Lavori – Welfare – Reddito 3. GEO(BIO)POLITICA. Migrazioni – Identità – Conflitti 4. CORPI. Desideri – Tecnologie – Post-umano 5. LIBERTÀ. Democrazia – Diritti – Sicurezza

ore 13.30 – 14.30
Pausa pranzo

ore 14.30 – 17.30
“La differenza che cambia la politica”
Discussione in plenaria

ore 17.30
Conclusioni

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La Calabria vista dalle donne. Oggi a Reggio Calabria per un confronto coi centri antiviolenza

imageOggi, presso la Sala “Federica Monteleone” del Consiglio Regionale a Reggio Calabria, alle ore 15:30, per discutere con i Centri antiviolenza riconosciuti dalla regione Calabria e l’Assessore regionale al welfare, Federica Roccisano sulle strategie regionali da mettere in campo da mettere in campo per il più efficace contrasto al fenomeno della violenza di genere, a partire dalla piena attuazione legge regionale n. 20/2007 di sostegno e finanziamento ai centri antiviolenza.

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Presentata interrogazione l’interrogazione sui mancati finanziamenti ai centri antiviolenza in Calabria

COSTANTINO, NICCHI, DURANTI, RICCIATTI, PANNARALE, MELILLA, SANNICANDRO — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
il 1o dicembre 2015 si apprende della bocciatura, presso il consiglio regionale della Calabria, in seconda commissione, dell’emendamento presentato alla manovra di assestamento di bilancio che avrebbe consentito il finanziamento dei progetti di cui alla legge regionale n. 20 del 2007 per la promozione ed il sostegno dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza per le donne in difficoltà;
la legge regionale n. 20 del 2007 prevede l’emanazione di un bando di gara alla quale possono accedere enti locali ed associazioni, anche associati con un progetto di accoglienza telefonica e rifugio alle donne che subiscono violenza;
pochissimi centri antiviolenza della regione Calabria hanno potuto usufruire dei benefici di cui alla legge regionale n. 20 del 2007, nonostante in alcuni casi la metà degli importi non siano mai stati erogati e sono stati perciò persi;
senza risorse e strumenti adeguati, i centri antiviolenza non possono svolgere la loro preziosa funzione di contrasto alla violenza contro le donne e, oltre ai capitoli già esigui di spesa stanziati dal Governo, i suddetti centri non possono essere privati di altri mezzi stabiliti a livello regionale (come quello stabiliti dalla legge n. 20 del 2007 in Calabria), che sono uno strumento legislativo che consenta un finanziamento vero e proprio di tali centri;
l’Italia ha sottoscritto la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, nota come Convenzione di Istanbul, ed è, pertanto, tenuta a rispettare i principi in essa contenuti –:
se il Governo sia al corrente dei fatti esportati in premessa e se non intenda aggiornare la mappatura dei centri antiviolenza in Italia, per evitare che i finanziamenti statali vengano distribuiti solo su criteri territoriali senza tenere in adeguato conto la qualità dei servizi offerti;
se e come il Governo intenda inoltre verificare altri aspetti circa l’utilizzo delle risorse finanziarie del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità da parte delle regioni. (4-11454)

Al link Camera.it: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/11454&ramo=CAMERA&leg=17

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Violenza alle donne: la Regione Calabria ignora la legge

roberta lanzino

APPELLO per l’applicazione della Legge Regionale N.20 del 2007: “Disposizioni per la promozione ed il sostegno dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza per donne in difficoltà” “La Regione Calabria […] riconosce che ogni tipo e ogni grado di violenza sessuale, psicologica, fisica ed economica contro le donne costituisce un attacco alla inviolabilità della persona e alla sua libertà, secondo i principi sanciti dalla Costituzione e dalle vigenti leggi. Alle donne che incontrano l’ostacolo della violenza, nelle sue diverse forme, è assicurato il diritto, eventualmente con i propri figli, a un sostegno temporaneo al fine di ripristinare la propria inviolabilità e di riconquistare la propria libertà […]”. Queste parole sono contenute nell’Articolo 1 della Legge Regionale n. 20. Si tratta di una legge promulgata il 21 agosto 2007 al fine di “promuovere” e “sostenere” i centri e le case di accoglienza per donne in difficoltà. Effettivamente finanziata nell’ambito dell’esercizio 2007 (art. 17), la legge prevede altresì che “la copertura degli oneri relativi” venga garantita con l’approvazione del bilancio di previsione annuale e con la legge finanziaria che l’accompagna (art. 17, c. 3). Tuttavia, dal momento della sua promulgazione, le Legge 20 è stata prevista come spesa di bilancio solo sporadicamente. Essa, cioè, non è mai stata strumento strutturale e di sistema nell’azione di governo della Regione Calabria. Questo vuol dire che ogni centro e casa di accoglienza che opera nel nostro territorio nel settore della prevenzione e del contrasto alla violenza alle donne, ad oggi non è nelle condizioni di poter programmare la sua attività potendo contare sulla possibilità di accedere alle risorse economiche derivabili, appunto, dalla Legge 20. Dato il protrarsi di questa situazione di precarietà e spregio del diritto, riteniamo a questo punto nostro dovere promuovere un appello e chiedere al governo regionale che la Legge 20 venga finalmente rispettata e che per essa si preveda il ruolo di intervento regolare. Chiediamo pertanto alle cittadine e ai cittadini e a tutte e tutti coloro che, dal Parlamento ai comuni ci rappresentano, di SOTTOSCRIVERE questo appello e RECLAMARE con noi l’applicazione di una legge la cui mancata attuazione sta aggiungendo nuove illegittimità a vecchie disparità, con danno manifesto per le donne che subiscono violenza e per l’intera comunità.

Sottoscriviamo tutte e tutti l’appello lanciato dal Centro Antiviolenza Roberta Lanzino di Cosenza questo appello sulla piattaforma change.org:

https://www.change.org/p/regione-calabria-presidente-regione-calabria-consiglio-regionale-calabria-assessorato-politiche-sociali-calabria-mario-oliverio-giuseppe-giudiceandrea-violenza-alle-donne-la-regione-calabria-ignora-la-legge