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La Sacal spa agisce ancora senza trasparenza, nonostante l’operazione Eumenidi. La mia interrogazione al Ministro dei Trasporti

Sacal

Interrogazione a risposta scritta 4-18186

COSTANTINO e FRATOIANNI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

la Sacal spa, società che gestisce gli aeroporti di Lamezia Terme, Crotone e Reggio Calabria, ha comunicato in data 9 ottobre 2017 che l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio 2016 della società deliberando il ripianamento di perdite di circa 5,5 milioni di euro (1,5 milioni riferito al 2016, mentre 4,1 milioni fino al 2015), in parte coperte con riserve della società per circa 2 milioni, mentre rimangono da ripianare intorno ai 3,6 milioni di euro;

nonostante le evidenti criticità finanziarie, nel corso dell’estate 2017, sono stati pubblicati dalla Sacal degli avvisi pubblici per la selezione di personale da impiegare sia all’aeroporto di Reggio Calabria, sia come risorse di staff;

le suddette procedure selettive, pur essendo state pubblicate sul sito istituzionale della società, hanno avuto minima pubblicità da parte della Sacal e da parte dell’amministrazione comunale di Lamezia Terme;

a fine giugno 2017, la Sacal Gh, società che gestisce i servizi a terra dell’aeroporto di Lamezia Terme, a quanto risulta agli interroganti ha aggiudicato, a seguito dell’indagine di mercato, alla società Etjca spa il servizio per la selezione e somministrazione di lavoro temporaneo per n. 20 risorse (6° livello contratto collettivo nazionale di lavoro Assohandler), da adibire alla mansione di addetto di scalo presso l’aeroporto di Lamezia Terme;

da quando risulta agli interroganti la suddetta società Etjca starebbe erogando corsi di formazione per personale da impiegare in mansioni specifiche che riguardano le attività aeroportuali gestite da Sacal;

tale procedura evidenzia, secondo gli interroganti, una situazione di palese discriminazione, in quanto consente solo alle poche persone informate, di accedere ai corsi di formazione e di conseguenza di partecipare alle procedure di selezione di Sacal Gh per l’assunzione di personale;

le situazioni sopra riportate evidenziano gravissime carenze sul piano della trasparenza e della meritocrazia per quanto riguarda il reclutamento di personale, sia in Sacal che in Sacal Gh, escludendo nei fatti tantissimi disoccupati e persone giovani in cerca di lavoro;

come emerso anche nell’ultima operazione Eumenidi, in passato la selezione del personale in Sacal, in particolare all’aeroporto di Lamezia Terme, è stata in tantissimi casi dettato, da logiche di vicinanza e convenienza politica, in chiave elettorale, escludendo qualsiasi criterio di merito, violando le stesse norme per il reclutamento di personale nelle società a partecipazione pubblica e determinando in questo modo addirittura l’assunzione in Sacal di persone vicine ad ambiente criminali;

se evidenzia il paradosso del perdurare delle criticità finanziarie della società rispetto al crescente numero di passeggeri dell’aeroporto di Lamezia Terme, che ha visto lo scalo lametino crescere quasi dell’8 per cento rispetto al 2015 –:

se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda adottare, per quanto di competenza, affinché la situazione gestionale e finanziaria sopra descritta della SACAL non comprometta la qualità dei servizi all’utenza e lo sviluppo del sistema aeroportuale calabrese, secondo princìpi di legalità e trasparenza.
(4-18186)

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/18186&ramo=CAMERA&leg=17

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Una famiglia da anni senza casa a Pescara e le responsabilità di Comune e Prefetto. La mia interrogazione parlamentare

Senza casa

Interrogazione a risposta scritta 4-18180

COSTANTINO e FRATOIANNI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che:

i coniugi Alessandra Marsili e Francesco Roberto e i loro tre figli di 21, 19 e 15 anni, sono rimasti senza abitazione ad Alanno, in provincia di Pescara, nel 2015, quando la loro casa venne dichiarata inagibile, perché sita sulla retta di un canale dove si riversano le acque piovane;

il canale col tempo ha eroso le fondamenta della casa rendendola impraticabile, e una parte ha subito un cedimento, dovuto alle continue infiltrazioni di acqua piovana;

in attesa che si procedesse con i lavori del canale e al ripristino delle condizioni di abitabilità, la famiglia ha trascorso quasi due anni ospitata da amici e parenti, mentre quest’anno per tre mesi ha potuto usufruire dell’ospitalità di un albergo a spese del comune. Duecentocinquanta euro a notte fino a passare la soglia di oltre ventiduemila euro;

al termine di questi mesi, la soluzione che il comune ha offerto loro è stata una casa popolare umida e invasa dalla muffa, soluzione respinta a causa delle condizioni di salute precarie di uno dei figli, gravemente allergico;

in attesa di un’azione risolutiva del prefetto a cui si sono rivolti per avere garantita un’abitazione dignitosa e dinanzi al rifiuto reiterato di prefetto e sindaco di intervenire risolutamente come se questo fosse un privilegio e non un diritto di cittadinanza, a giugno 2017, la famiglia Roberto decide di occupare il suolo pubblico tra il comune e la prefettura per rompere il silenzio attorno al loro caso, ormai divenuto un fatto puramente burocratico. Dopo centosedici giorni vengono sgomberati: risanare le fondamenta erose dal canale costa troppo, nonostante regola vuole che le opere pubbliche vengano messe a norma e il territorio risanato –:

se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa, quali soluzioni abbia approntato o intenda approntare la competente prefettura, in sinergia con il comune, e quali iniziative di competenza intendano assumere, anche incrementando le risorse a disposizione degli enti locali, per rafforzare le politiche abitative con particolare riferimento a famiglie disagiate o in condizioni di difficoltà, come nel caso richiamato.
(4-18180)

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/18180&ramo=CAMERA&leg=17