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Ciao Don, non ti deluderemo…

Con Don Andrea Gallo

Si mise dietro la mia sedia, poggiò le sue mani sulle mie spalle e disse: “L’abbiamo adottata”. Si era finalmente fermato e anch’io potevo tirare un sospiro di sollievo. Avevo passato tutto il tempo del comizio a guardargli quei piedi che si muovevano veloci, perché avevo paura che nel suo andare avanti indietro sul palco si potesse attorcigliare col filo del microfono e cadere. Era una rock star don Gallo.

Qualche sera prima eravamo nel suo studio. Il caffè, il sigaro, un sorriso che gli illuminava tutto il viso. Mi raccontava del suo passato e lo intrecciava con la storia del Paese. Non dimenticava nulla ed era disposto a capire. Voleva una promessa però, me lo continuava a ripetere: “Dovete essere sentinelle di democrazia”.

Lo stesso calore che dobbiamo continuare a sentire anche adesso che lui non c’è più. Per loro, per le ragazze e i ragazzi, le donne e gli uomini della Comunità di San Benedetto al Porto. Loro in questo momento si sentono orfani del loro don ed è nostro dovere assicurargli sostegno, affetto, protezione. Chi voleva bene a don Gallo deve volere bene alla sua comunità: a quelli che tutti chiamano gli ultimi ma che per lui sono stati sempre i primi.

Piango sì, come si fa a non piangere, Gallo! Ma non è questo che vuoi da me, che vuoi da noi. Non ti deluderemo. Ci vediamo a Genova, appena arrivo abbraccio Megu anche per te.