Ho visitato il Museo archeologico nazionale d’Abruzzo a Chieti e ho potuto vedere da vicino una delle opere più significative dell’arte italica: il Guerriero di Capestrano. È stato emozionante ritrovarsi dinanzi a questa scultura straordinaria, apprezzata e riconosciuta in tutto il mondo artistico nazionale.
Quello che si conosce di meno è invece il resto del patrimonio artistico di Chieti, città piena di bellezze monumentali disseminate in tutto il territorio, dalle terme al teatro romano, dalle cisterne alle chiese. Ci troviamo davanti a una realtà che potrebbe fare dell’arte e della cultura una delle leve strategiche per la propria economia. Finora non è stato fatto abbastanza. Ecco perché, come Liberi e uguali, ci impegnamo da subito a mettere al centro della nostra azione politica la valorizzazione di questo bene comune che, oltre a essere un dovere per il valore delle opere in sé, rappresenta – soprattutto grazie al turismo – un’opportunità concreta di buona occupazione per i tanti giovani di questo territorio che hanno maturato competenze, formazione specifica e capacità imprenditoriale.
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