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Dopo l’assistenza per le ferite riportate a Rigopiano, l’abbandono. Il Ministero della Salute e quello delle politche sociali rispondano.

Rigopiano
Interrogazione a risposta scritta 4-18260

 

COSTANTINO e FRATOIANNI. — Al Ministro della salute, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

il 18 gennaio il signor G. M. è rimasto bloccato per 62 ore all’interno dell’Hotel Rigopiano per il forte impattamento di una valanga di neve sulla struttura. A differenza sua, sua moglie, come altre 29 persone, non ce l’ha fatta ed è morta in attesa che i soccorsi riuscissero ad aprirsi un varco per portare in salvo gli ospiti dell’hotel;

G. M. ha riportato importanti ferite e ha perso, pare momentaneamente, l’uso di un braccio e di una gamba, ma enormi sono stati i risultati ottenuti in fisioterapia negli ultimi 6 mesi. G. M. è un pasticcere e ha dovuto dare in gestione la sua attività commerciale per occuparsi della sua riabilitazione e di sua figlia di 6 anni;

l’Asl Roma 5 di Monterotondo, dove risiede, gli ha certificato un’invalidità al 100 per cento riconoscendo l’indennità di accompagno. Eppure, nonostante i benefici e i miglioramenti ottenuti in fisioterapia sul movimento degli arti colpiti durante l’incidente, l’Asl non rinnoverà le sedute, perché il periodo garantito dal sistema nazionale sanitario ammonta a 6 mesi. Fino ad oggi una commissione ha rinnovato le sedute, mentre stavolta, qualora volesse continuare il processo di riabilitazione, dovrebbe o rivolgersi a una struttura privata e a pagamento, oppure «farsi operare» — come suggerisce la fisiatra che lo ha in cura — per poter riottenere altri 6 mesi di cure fisioterapiche;

in questo caso nessuna commissione si è riunita per incontrare il signor G. M., perché i 6 mesi di cure garantite sono scaduti e nessuno si è più interessato alla sua ripresa che, dopo lo shock, il lutto per la perdita della moglie e un’invalidità al 100 per cento, andrebbe monitorata e incoraggiata, per promuovere il recupero della sua indipendenza e della sua dignità –:

se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non intenda assumere ogni iniziativa di competenza, anche normativa, affinché siano assicurate, da parte delle strutture pubbliche, le necessarie prestazioni finalizzate alla cura e alla riabilitazione in casi come quello richiamato.

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/18260&ramo=CAMERA&leg=17