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Lavoro, diritti, legalità, parte la sfida elettorale di Sel

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di Giovanni Ruotolo (Nuova Società)

Diritti, lavoro, legalità. Sel presenta le sue liste per la Camera e al Senato e le facce che si presentano sono quelle di Giorgio Airaudo, di Monica Cerutti e di Celeste Costantino, che guidano le liste. Con loro anche nomi di primo piano della politica piemontese, da Marco Grimaldi, a Carla Mattioli e Michele Curto alla Camera e Chiara Acciarini. L’agenda sul lavoro la delinea Giorgio Airaudo, sindacalista della Fiom Cgil che ha vissuto le fasi più drammatiche per il sindacato e per i lavoratori e non solo nel confronto con la Fiat, compresa quella targata Marchionne. Le prime cose su cui intervenire – spiega Airaudo – sono la riforma delle pensioni, quella sull’articolo 18: «quello che succede – spiega è che ci sono 145 lavoratori che sono stati licenziati per motivi economici. Senza questa riforma del lavoro non sarebbe stato possibile» e quello che è grave, sottolinea è non si tratta di aziende in crisi o che abbiano chiesto il sostegno di ammortizzatori sociali. Poi c’è il capitolo Fiat: l’Italia – spiega Airaudo – è il solo paese in cui non ci sia stato un accordo fra la Fiat e lo Stato. In tutti gli altri casi, dagli Stati Uniti alla Serbia, il Lingotto ha dovuto prendere degli impegni. Infine la questione Tav su cui anche la Fiom ha sempre espresso contrarietà: «Opere come queste – dice Airaudo – vanno verificate rispetto ai sacrifici che si chiedono ai cittadini per realizzarle».

Anche il nome di Celeste Costantino rappresenta un mondo che è quello dell’associazionismo, della legalità e della lotta antimafia: «è stato un dovere civico, prima che politico cercare di combattere questo fenomeno» e molto ha fatto con l’associazione “Da Sud”. Costantino, candidata in Piemonte e in Liguria sia bene: «che sono le regioni che, insieme alla Lombardia vede le mafie che stanno facendo i loro affari e si stanno consolidando». Molto importante, per Costantino, che si torni a parlare di mafia, dopo che negli ultimi anni se ne è parlato poco. Altro tema chiave è quello dei femminicidi: «per troppo tempo si è parlato di delitti passionali e drammi della gelosia». Anche per questo Sel, come spiega Monica Cerutti, punta su una forte presenza di donne in lista. «Il cambiamento non può essere Berlusconi, né la riedizione del governo Berlusconi – Lega, la vera partita si gioca sul confronto fra due proposte alternative e la nostra è quella di un vero cambiamento».

Poi c’è Carla Mattioli, sindaco di Avigliana che ricorda dove sta la politica: «non in televisione o nei salotti, ma dove ci sono i problemi delle persone» e Mattioli, uno dei volti simbolo dell’opposizione alla Torino – Lione denuncia ancora: «lo scempio pazzesco del denaro che si sta convogliando verso quest’opera: 12 milioni di euro messo per cofinanziare il sondaggione del tunnel geognostico di Chiomonte, di quel cantiere fantasma in piedi da un anno, sono stati sottratti ai capitoli delle scuole e le carceri. Abbiamo scuole in provincia di Torino, con il presidente che sta gridando per avere i soldi e metterle in sicurezza…» un altro esempio, racconta Carla Mattioli: «è lo scempio di Rosarno, allora i poliziotti che sono nel cantiere fantasma, è meglio che stiano lì o è meglio che elimini una vergogna per l’Italia?». La questione è quelle delle priorità, stabilire dove vanno i soldi: «i tagli lineari stanno smantellando i servizi e uno stato sociale che dobbiamo conservare e rafforzare». Giovanni Caponetto, che ricorda il tema della lotta alle discriminazioni, come quella sull’orientamento sessuale, di cui si è occupato come presidente dell’Arcigay di Torino, ricordando: «alcuni omicidi autoindotti, li vediamo nei lavoratori che perdono il lacoro e li vediamo nelle minoranze. L’argomento di cui non possiamo più fare a meno è tenere insieme i diritti civili e sociali, valorizzando la diversità come una forma di ricchezza. La politica non ha dato sempre una risposta in questo senso».

L’idea, conclude Chiara Acciarini, è che bisogna ripartire da scuola, università e ricerca: «serve una crescita delle risorse, che si facciano piani di assunzioni dei precari nella scuola e ci impegniamo ad un ripristino del modello didattico del tempo pieno. I bambini non devono essere parcheggiati a scuola». Il progetto è: «quello di essere forza di governo, di cambiare l’Italia».

@gianni_ruotolo