Marinella è stata accoltellata da suo marito, Luana è stata strangolata dall’ex convivente che aveva già un omicidio alle spalle. Carla era incinta, il suo compagno le ha dato fuoco e i medici hanno fatto nascere una bambina che forse non conoscerà mai sua madre.
Omicidi per “motivo passionale” scrivono i giornali, e ci fanno ripiombare in quei tempi bui dove la parola femminicidio non veniva pronunciata, accettata, compresa.
E’ anche davanti alle storie di queste tre donne che dovranno rispondere le coscienze di chi continua a svilire ogni forma di prevenzione e a negare l’introduzione dell’educazione sentimentale nelle scuole.