Noi siamo pronti da sempre. Dal primo giorno di legislatura chiediamo che finalmente vengano riconosciute le nozze gay nel nostro Paese. In questi anni abbiamo assistito a false partenze, giochetti sottobanco, propaganda elettorale e brusche frenate. Oggi si può. Il ddl Cirinnà non è il miglior testo possibile ma è il primo passo di un percorso sulle #unionicivili che vergognosamente l’Italia non ha mai iniziato. Per colpa soprattutto di una destra che spesso e volentieri ha parlato per nome e conto dei cattolici e che oggi, dopo le parole di Papa Francesco sull’aborto, dimostra di essere totalmente fuori dal tempo.
La cultura religiosa esprime dimensioni come l’accoglienza, la carità, il perdono nei confronti dei soggetti deboli. Lo fa con i migranti, con i detenuti, a modo loro con le donne. Oggi i vari Alfano-Giovanardi-Binetti invece continuano a rimanere indietro sulle unioni civili, ostacolando e bloccando il ddl Cirinnà.
Basta con i tira e molla. Il Governo porti subito il testo in Parlamento e smetta di calpestare i diritti di chi si ama.