Siamo davanti ad una scena già vista, purtroppo. È l’estrema destra a costruire i binari delle manifestazioni violente, a fomentare il disagio e a utilizzare i migranti come capri espiatori.
In Veneto il governatore Zaia getta benzina sul fuoco quando afferma che “stanno africanizzando la regione”. A Quinto i manifestanti hanno dato alle fiamme mobili, cibo e materassi. Un bottino ottenuto razziando le palazzine dove sono ospitati 101 profughi. “Ma non siamo razzisti”, viene ripetuto. Da tutti, come un mantra. Il contrario delle scene di solidarietà che abbiamo visto sulle scogliere di Ventimiglia e alla stazione Tiburtina di Roma.
Il ministro Alfano non stia a guardare: garantisca la piena fruizione degli alloggi da parte dei migranti, fermi questi assedi ingiustificati e soprattutto individui e isoli i movimenti xenofobi che stanno organizzando le proteste.