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Diecimila detenuti si trovano tra le sbarre per la Fini-Giovanardi, una legge illegittima

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Diecimila detenuti si trovano tra le sbarre per una legge illegittima, secondo la Corte Costituzionale. Chi li ripagherà di anni di reclusione a causa della folle equiparazione tra droghe leggere e droghe pesanti?

Con la bocciatura della Consulta rivivrà la legge Iervolino-Vassalli, modificata nel 1993 da un referendum che è stato reso carta straccia da una legge incivile inserita in un decreto sulle Olimpiadi invernali di Torino del 2006.

Da oggi si riconosce anche che l’Italia sconta il sovraffollamento peggiore d’Europa per colpa di una legge illegittima. All’immobilismo della politica ha risposto la Corte costituzionale, come già avvenuto per la legge elettorale. I nostri appelli in questi otto anni per l’abrogazione di una legge sbagliata non sono stati ascoltati.

Adesso urge una modifica delle politiche della droga: una riflessione sulla legalizzazione delle droghe leggere, come sta avvenendo in tutto il mondo, sia per scopo terapeutico che per quello ricreativo. Continuare il proibizionismo sarebbe solo un favore alle mafie.

Ora il Parlamento metta in agenda altri interventi non più rimandabili: una legge per il consumo terapeutico, modifiche al testo unico sugli stupefacenti, introduzione programmi terapeutici e di riduzione del danno.