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Tossicodipendenze, servizi e reinserimento sociale. Visita al Centro Reggino di Solidarietà

Cereso

Il Centro Reggino di Solidarietà di Reggio Calabria (Ce.Re.So.) ha accolto Celeste Costantino presso la Comunità Terapeutica Archè – Totò Polimeni, di Sant’Alessio in Aspromonte (RC), che ospita oggi un gruppo di 15 tossicodipendenti che stanno affrontando un percorso di recupero e reinserimento sociale.

Un momento informale di dialogo durante il quale la deputata ha visitato i locali della struttura, da poco rinnovati, ed è entrata in contatto con i problemi che il terzo settore si trova oggi a vivere.

Molto intenso l’incontro e il confronto con gli ospiti della Comunità con i quali si è tessuto un dialogo serrato sullo stato attuale della giustizia in Italia e sulle modalità che oggi la politica usa per comunicare il proprio impegno: amnistia, pene alternative, occasioni di reinserimento e rilancio della cultura sono stati solo alcuni dei temi sui quali la deputata è stata sollecitata dai ragazzi del Ce.Re.So..

«Vengo da una recente visita del carcere di Reggio Calabria – ha affermato Celeste Costantino – dove i livelli essenziali, dai servizi igienici al personale, lasciano veramente a desiderare. Qui invece mi ritrovo in una casa accogliente, che ospita anche e in buona parte ex detenuti, e che nonostante l’impegno quotidiano di molti, si ritrova costretta a lottare ogni giorno cercando di far quadrare i conti, pur offrendo risposte concrete e di livello, a bisogni che dovrebbero riguardare ognuno di noi. Tutto questo mi fa capire che qualcosa nella società evidentemente non funziona ed il legislatore, io in primis, deve farsi carico di tali anomalie».

«Io mi reputo una privilegiata – ha proseguito Celeste Costantino – perché a differenza di molti posso visitare questi luoghi, difficilmente accessibili ai cittadini: le carceri, i Cie e i centri di accoglienza, avendo la fortuna di percepirne il dolore e la fatica e trovare in questo una spinta ulteriore al mio impegno anche al vostro servizio. È fondamentale prendere ancor di più coscienza del lavoro prezioso portato avanti in maniera silenziosa e quotidiana in luoghi come il Ce.Re.So.».

Gli operatori presenti all’incontro hanno manifestato tutte le difficoltà che incontrano quotidianamente nel dover gestire un servizio, giustamente, nel rispetto dei requisiti richiesti ad una struttura ausiliaria al sistema sanitario ma che nel concreto ha una copertura finanziaria ben oltre sotto la soglia richiesta dal fabbisogno effettivo. In particolare in Calabria, i servizi per le tossicodipendenze, sia pubblici che del privato sociale, assorbono solo lo 0,4% dell’intero budget sanitario, contro una media nazionale dell’1% ed un fabbisogno reale che richiede minimo un investimento del 1,5% delle risorse.

L’incontro si è chiuso con l’impegno da parte dell’on. Costantino di «farmi voce vostra in Parlamento, sollecitando attenzione per il terzo settore e per le problematiche legate alla prevenzione, al recupero e al reinserimento sociale di chi, come voi, pur avendo sbagliato nella vita, si assume oggi le proprie responsabilità e chiede solo di poter riavere la dignità che spetta ad ogni uomo».